La Lega si dichiara favorevole al termovalorizzatore per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, dicendo però no alla possibilità che la struttura venga realizzata ad Aprilia dove esistono già altri impianti. E' questo il pensiero espresso dal capogruppo regionale Orlando Tripodi, dal segretario della Lega di Aprilia Salvatore Lax e dal dirigente del Carroccio Daniele Borace che - con una nota congiunta - intervengono sulla questione, evidenziando come il problema determinato dalla Capitale vada risolto con l'utilizzo di nuove tecnologie, ma non a scapito delle altre province del Lazio. «Crediamo che la termovalorizzazione di ultima generazione - afferma il consigliere regionale Tripodi - sia la giusta tecnologia per uscire dall'emergenza e per diminuire sia la tassazione, sia le polveri sottili con il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti altrove. Però non è accettabile che i territori dove sono presenti già degli impianti, debbano spalancare le porte alla chiusura del ciclo dei rifiuti sia con i nuovi impianti, sia con un aumento di volumetrie. E' impensabile che Roma risolva l'emergenza nelle province, a partire da Aprilia. Perciò abbiamo presentato una serie di emendamenti, purtroppo bocciati dal Pd, dal centrosinistra e dal M5, nel piano regionale dei rifiuti a tutela di Aprilia, dove il commissario Illuminato Bonsignore avrebbe individuato un sito di stoccaggio in una cava. Daremo battaglia».
Una posizione condivisa da Borace, che ricorda le basse percentuali di raccolta differenziata di Roma e Latina, sottolineando le responsabilità di queste amministrazioni nell'emergenza rifiuti. «Roma e Latina producono circa l'80% dei rifiuti regionali con percentuali di raccolta differenziata molto basse. Tutti i Comuni - spiega Borace - devono raggiungere il 65% di differenziata ed almeno il 30% di circolarità dei materiali, come imposto dall'Europa. I sindaci e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, sono i primi responsabili della corretta gestione dei rifiuti. Dobbiamo interrogarci se i territori sono governati da amministratori capaci».