E' un procedimento che si celebra postumo quello relativo al ricorso proposto dall'ex sindaco Damiano Coletta per chiedere la sospensiva della sentenza del Tar che ha annullato la proclamazione degli eletti e la conseguente decadenza del consiglio comunale e del sindaco, nonché disposto nuove elezioni in 22 dei 116 seggi del comune di Latina. E' come una partita di calcio che si continua a giocare sul campo dopo lo scadere del 90° minuto e perfino dopo i tempi supplementari.

L'udienza del Consiglio di Stato si è celebrata martedì 26 luglio e i giudici si sono ritirati per la decisione, annunciando che sarebbe stata una sentenza.
Il giorno successivo, mercoledì 27 luglio, mentre tutti attendevano l'esito del giudizio, i legali dell'ex sindaco Damiano Coletta hanno depositato alcuni avvisi di ricevimento dell'appello allegando motivi aggiunti in favore del ricorrente (Coletta).

Nella stessa giornata di mercoledì, alle 17.05, avuta cognizione di quanto si stava verificando, l'avvocato Corrado De Simone trasmetteva al Consiglio di Stato una memoria illustrativa per conto dell'ex consigliere comunale Andrea Chiarato, esponendo l'irritualità del deposito postumo degli avvisi di ricevimento e sottolineando che essendo stata celebrata l'udienza senza che fossero agli atti gli avvisi di notifica, l'appello debba essere dichiarato irricevibile e dunque inammissibile.

La sostanza della memoria dell'avvocato Corrado De Simone è di facile comprensione: in udienza i giudici non hanno fatto rilevare l'assenza degli avvisi di notifica e quindi le parti non hanno avuto la possibilità di eccepire né di chiedere che l'appello venisse dichiarato irricevibile.

Sembra sia in corso una vera e propria sanatoria ex post. Ma non siamo nel campo dell'edilizia, qui si tratta di giustizia amministrativa, e la giurisprudenza consolidata suggerisce che tutto questo non dovrebbe né potrebbe accadere. Invece accade che le parti, tutte, stiano continuando a produrre documenti come se il procedimento fosse ancora aperto. Cosa sta succedendo al Consiglio di Stato?