Anche quest'anno è caos graduatorie. L'Ufficio scolastico provinciale di Latina sta pubblicando le GPS elaborate dal sistema informatizzato ministeriale per le supplenze di I e II fascia per il personale docente, valide per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024. Da oggi sono aperte le funzioni per presentare le domande di supplenza, peccato che gli elenchi siano pieni di strafalcioni.

«Siamo alle solite: in agosto, alle soglie dell'avvio dell'anno scolastico, si ripresentano ancora più gravi e impellenti, i problemi sul reclutamento del personale docente di ruolo e supplente, con tanti errori nella pubblicazione delle graduatorie provinciali, che si aggiungono a quelli altrettanto numerosi riscontrati nelle prove scritte dei concorsi. I proclami sulla volontà di anticipare i tempi e dimostrare puntualità nelle operazioni per partire il 1° settembre con tutti i docenti in cattedra, hanno invece prodotto solo un gran caos». La denuncia arriva dalla Gilda Insegnanti di Latina.

Gli aspiranti possono procedere già oggi con l'inserimento delle domande, sempre per via telematica, «molti docenti, però, non possono farlo - spiega la coordinatrice provinciale del sindacato, Patrizia Giovannini - perché non si ritrovano presenti in graduatoria, il sistema li ha immotivatamente espulsi. Gli uffici territoriali, con personale già ridotto all'osso, dovranno correre per ripristinare le posizioni mancanti e consentire a questi insegnanti l'inserimento della domanda entro il termine fissato al 16 agosto».

La Gilda ha chiesto e continuerà a chiedere di rivedere i sistemi di reclutamento per le supplenze e per il ruolo e di rinviare le date per la presentazione delle domande di supplenza. «Ci aspettiamo un'organizzazione maggiore - afferma la Giovannini - per questo abbiamo chiesto agli organi competenti di dare più tempo agli uffici per valutare le graduatorie e gli errori presenti nelle stesse, di riconsiderare la tempistica e le modalità per la lavorazione delle graduatorie e la presentazione delle domande, di correggere il tiro sul sistema informatizzato, soprattutto per le GPS, perché sia migliorato. Dal Ministero avevano garantito procedure più snelle, celeri, efficienti, invece siamo tornati agli stessi problemi di due anni fa, alla prima pubblicazione delle GPS, quando si sosteneva che queste avrebbero risolto il problema del precariato e degli immancabili ritardi nelle nomine. Invece di accelerare e semplificare, il sistema telematico rallenta le operazioni complicandole».

«Tutto questo succede perché non si conosce né si considera la realtà e non vengono ascoltati i consigli di chi la scuola la vive. Iniziare il 1° settembre in questo modo non serve. Non c'è trasparenza negli atti relativi al reclutamento dei docenti e nemmeno c'è rispetto nei confronti degli studenti, che hanno diritto alla continuità didattica degli insegnanti. Chiediamo, come sindacato, il ripristino delle condizioni per valutare correttamente tutte le domande, - conclude la segretaria della Gilda - a cominciare dal ritorno alle convocazioni in presenza o al sistema misto.