Nonostante le promesse degli amministratori locali lo stato generale del litorale pontino continua ad essere agonizzante con un degrado generalizzato e con ritardi su opere pubbliche che influiscono sui servizi al cittadino. Uno stato generale che non incentiva l'economia e non aiuta operatori balneari, alberghieri e i cittadini che affittano le case durante l'estate: con un litorale poco curato, quasi in dismissione, il cittadino si ritira preferendo altre mete. Anche il porto canale di Rio Martino fa la sua parte e da risorsa è diventato un problema. Diportisti e pescatori che hanno combattuto per tutto l'anno con la foce insabbiata e l'impossibilità di uscire con i natanti, oggi non si trovano in condizion i migliori. «Il porto canale si sta insabbiando un'altra volta - spiegano gli operatori ormai esasperati - ci sono 80 cm di acqua e le barche grosse toccano anche se, piano piano, riescono ad uscire. I diportisti stano vivendo continuamente disagi perché non ci sono parcheggi per i carrelli, i camper si prendono tutto lo spazio parcheggiando in modo indiscriminato e prendendosi più posti, si fa fatica con gli alaggi». A questo stato di cose se ne aggiungono altre: il degrado con l'erba alta su tutti i cigli stradali, l'impianto di illuminazione della banchina, costituiti da pannelli solari, che non funziona, e acqua e corrente che non sono allacciate e rendono difficile la vivibilità e la fruibilità di quella che doveva essere una infrastruttura di rilancio di tutta l'economia del tratto Capo Portiere- Rio Martino.

Da tempo pescatori e diportisti chiedono atti concreti perché quelli che vivono di economia del mare e sperano di guadagnare qualcosa come diportisti e pescatori professionisti ancora una volta sono costretti a fare i conti con un rimpallo di responsabilità tra enti e mai con soluzioni concrete.

Intanto sul fronte della battaglia amministrativa sull'aggiudicazione dei posti barca al porto, si celebra un altro atto: il commissario straordinario Valente con i poteri della giunta ha approvato la delibera numero 19 del 2 agosto con cui si costituisce in giudizio, per conto del Comune di Latina, contro il Consorzio Nautica. Il Consorzio infatti nei giorni scorsi aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato tramite i legali Corrado e Chiara de Simone, contro il Comune di Latina e il «Porto di Latina», il consorzio di imprese e soggetto aggiudicatario, difeso dall'avvocato Dino Lucchetti. Negli atti presentati al Consiglio di Stato, l'appellante sottolinea come «non si è ancora proceduto alla consegna della darsena, peraltro soggetta a ciclici fenomeni di insabbiamento tali da necessitare di un significativo intervento di dragaggio», e anche che «le attuali condizioni della darsena rendono ulteriore conferma della inattuabilità di una concessione per 200 posti, quale è quella affidata dal Comune, rendendo assolutamente consigliabile l'affidamento di una concessione minore, come è appunto quella richiesta dal Consorzio con istanza del 20 aprile 2019». Infine, «non essendovi stata la consegna della darsena, è pertanto necessario, nell'interesse di tutte le parti coinvolte, provvedere all'immediata sospensione della sentenza, così da evitare il protrarsi degli effetti di un provvedimento di aggiudicazione, comprovatamente inattuabile alla luce delle effettive condizioni della darsena».