Nei giorni scorsi a Latina, la candidata della Lega alla Camera dei Deputati nel collegio Lazio 2, Latina e Frosinone, Giovanna Miele, insieme alla professoressa Pina Cochi, e a Lorenzo Pontecorvo giovane studente universitario ha avuto modo di incontrare una folta rappresentanza del mondo della scuola: docenti, studenti e personale Ata.
Un confronto molto costruttivo con chi ogni giorno vive in prima persona il mondo della scuola a 360 gradi.
«Abbiamo parlato - spiega Giovanna Miele - della questione del precariato e della stabilizzazione degli insegnanti che deve essere una priorità del prossimo Governo.
Tra le numerose proposte arrivate dalla platea dei partecipanti: l'estensione della carta dei docenti anche ai precari, e il riconoscimento giuridico del vicepreside. Questi i temi più sentiti sui quali ho garantito il mio impegno».
Ma la scuola italiana meriterà particolare attenzione dal prossimo Governo in cui la Lega sarà forza fondamentale e propositiva del Centrodestra.
«Infatti - prosegue la Miele - per la Lega la scuola, insieme alla famiglia, eÌ il luogo piuÌ importante per creare un valore tangibile per tutta la societaÌ e il "Patto per la scuola" che propone la Lega passa per obiettivi volti a garantire: docenti formati in didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la didattica, con valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere (in sostanza: basta
nozionismo). Un miglioramento e rafforzamento dell'alternanza scuola-lavoro Il potenziamento insegnanti di sostegno: non piuÌ soli dopo i 18 anni, su modello "Aut Academy" da estendere su scala nazionale. Lo stop al caro libri con detraibilitaÌ fiscale delle spese di istruzione per l'acquisto di libri e cancelleria.
Infine uno dei punti fondamentali del nostro programma prevede l'obiettivo di superare finalmente il precariato nella scuola Italiana, coprire la carenza di personale docente e Ata oltre ad adeguare gli stipendi.
La qualitaÌ dell'insegnamento parte da un'adeguata conoscenza di caratteristiche e sensibilit di ogni singolo studente. Obiettivo impraticabile affidandosi a un esercito di supplenti, come puntualmente avviene oggi in seguito a una politica che da tempo ha rinunciato a investire sugli insegnanti, di fatto non supportando il loro impegno neanche in aree fragili o disagiate e rendendo difficile anche solo abilitarsi quando sarebbe necessario assumerli a tempo indeterminato. L'invarianza di spesa eÌ ormai alla base del via libera a qualsiasi norma sull'argomento. Se con l'intervento europeo arriveranno fondi importanti per le strutture scolastiche senza che parallelamente lo Stato faccia la sua parte sul fronte del personale (insufficiente e con stipendi lontani dagli stan- dard europei), l'istruzione resta al palo. EÌ vero che nel 2026 potrebbero servire 30 mila docenti in meno a seguito del calo demografico, per cui dovremmo addirittura ringraziare se si finanzieraÌ
lo stesso numero di lavoratori della scuola. Ma si dimentica che gli uffici scolastici sono costretti ogni anno a cercare 150/200 mila supplenti. Per non parlare delle carenze che coinvolgono il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) senza il quale le scuole neanche aprono
Le proposte normative della Lega vanno nella direzione di superare tale situazione e dare finalmente dignità a chi vive ogni giorno il mondo della scuola: studenti, docenti, famiglie e personale Ata.