Una Comunità energetica territoriale che abbia un punto permanente di contatto tra Amministrazione provinciale, startup e soggetti privati, oltre naturalmente al Comune di Terracina che ospiterebbe la sede all'ex mercato coperto delle Arene. Questa la proposta avanzata da "Azione" per voce del referente locale e presidente dell'assemblea provinciale Arcangelo Palmacci, il quale spiega perché puntare con decisione su questo strumento di welfare strutturale: «Sarebbe un'occasione di risparmio in bolletta e d'innovazione ambientale, tecnologica e sociale».
Le comunità energetiche (CER) introdotte giuridicamente in Italia nel 2020 con l'articolo 42 bis del Decreto Milleproroghe, rendono possibile in Italia lo scambio comunitario di energia rinnovabile, determinando un cambio di paradigma nella generazione energetica e distribuendo vantaggi economici, sociali e ambientali diffusi. «Parliamo di un nuovo modello di produrre e distribuire energia che fa a meno delle fonti fossili - dice Palmacci -, in un'ottica di partecipazione democratica tra cittadini, imprese e istituzioni. Ci risulta che sono circa 70 i progetti per le Comunità energetiche rinnovabili già presentati nel 2021 e in attesa di divenire realtà. A giugno abbiamo perso un'occasione perché il governo avrebbe dovuto emanare le linee guida, con decreti attuativi, per procedere alla realizzazione dei vari progetti. Tra l'altro, vi sono 2,2 miliardi di risorse stanziate dal Pnrr destinate proprio alle CER».
Poi il referente di Azione aggiunge perché la struttura delle Arene sarebbe l'ideale come sede: «Il Comune, che della struttura ha la proprietà, sull'ampia copertura del terrazzo potrebbe far installare dei pannelli solari la cui produzione di energia elettrica verrebbe utilizzata anche dai Licei Scientifico-Classico e da Ragioneria, di proprietà dell'Amministrazione provinciale, posti tutti a una distanza di non più di 250 metri dall'ex mercato coperto. Sarebbe un recupero dell'edificio attraverso un progetto di architettura energetica e una riqualificazione estetica della struttura stessa». L'idea è arrivare ad avere dei locali interdipendenti, con utilizzo di materiali leggeri, da concedere in affitto a prezzi calmierati. «Ad esempio - sottolinea Palmacci - alle nuove startup di giovani che intendono inserirsi nel nuovo mercato del lavoro che ruota attorno alle energie rinnovabili. E nell'ampio seminterrato si potrebbero creare box-garage singoli forniti di ricariche elettriche di ultima generazione da vendere, o cedere in locazione, ai proprietari delle macchine elettriche».