La strada verso l'affermazione dei diritti civili non sempre purtroppo segue una linea retta e sempre più avvertita l'esigenza di trovare punti di incontro e scambio, che attraverso l'interazione riescano ad abbattere i muri e le barriere dell'ignoranza, creando le condizioni per una vita armonica e serena indipendentemente dalle scelte personali e dal proprio orientamento sessuale.
E' stato presentato sabato 12 novembre lo sportello "L'arcobaleno dei diritti", che opera già da alcuni mesi presso la sede del Terzo Polo Aprilia Futura di via delle Magnolie. La prossima ricorrenza del Transgender Day of Remembrance, o TDoR, giornata in cui vengono ricordate le persone transgender uccise nel mondo per la loro identità di genere a causa del pregiudizio e dell'odio transfobico, ha offerto l'occasione per presentare lo spazio inclusivo che opera da alcuni mesi, come specificato in occasione dell'evento pubblico organizzato presso la sede del comitato Aprilia Nord e al quale hanno preso parte il presidente dell'associazione Gender X Gioele La Valle, la vice presidente Cristina Leo, psicologa, e l'avvocato Giovanni Guercio, che hanno illustrato il proprio ruolo e i compiti che svolgono nell'ambito dello sportello. A spiegarne lo scopo sociale la referente Lucia Atma Casoni. «Questo sportello di indirizzo e ascolto - ha spiegato Lucia Atma Casoni - rappresenta lo strumento attraverso il quale andare oltre l'etichetta, superare l'immagine caricaturale che viene resa spesso anche dalla televisione e superare la transfobia attraverso l'apertura e la conoscenza. Ci occuperemo sia di identità di genere che di orientamento sessuale, rivolgendoci a tutte le soggettività Lgbtqa+, le identità non binarie e queer».
Oltre allo sportello d'ascolto già operativo da alcuni mesi, Lucia a partire dal 26 novembre, ogni sabato dalle 15 alle 17 curerà personalmente attività di meditazione e cerchi di condivisione aperti a tutti e che hanno lo scopo di agevolare la consapevolezza di sé e degli altri, abbattere la solitudine e creare le condizioni per uno spazio di autentica condivisione. «Si ha paura solo di quello che non si conosce - spiega - per questo mi piace pensare che lo sportello possa rappresentare uno spazio di apertura in questa comunità. La scelta di Aprilia non è stata casuale. Dopo essere stata lontana per 18 anni, sono tornata in questa città che amo dopo aver intrapreso il percorso che ho completato in appena cinque anni. Ad Aprilia, a partire dalle istituzioni e da una amministrazione giovane e preparata su questo tema. Incontrando la comunità Lgbt, mi sono resa conto che si trattava per lo più di persone giovanissime. L'isolamento legato alla pandemia ha avuto effetti deleteri, perché si tratta di persone che spesso vivono un disagio senza trovare in famiglia la comprensione e l'aiuto necessario, spesso costrette a fare i conti anche con il bullismo da parte dei coetanei. Purtroppo al di là dell'immagine caricaturale resa dalla TV, le persone trans vivono sulla propria pelle problemi di emarginazione sociale, ma anche problemi più immediati come trovare casa o lavoro e anche in questo caso il problema è vissuto in maniera più acuta dalle donne trans. In una realtà contemporanea dove manifestare liberamente il proprio orientamento affettivo rappresenta ancora un problema, vogliamo dare il nostro contributo per abbattere le barriere del pregiudizio».