Gli intoppi i ritardi su progetti importanti ed imponenti accesi dalla pubblica amministrazione del Comune di Latina continuano ad essere pane quotidiano in una struttura organizzativa che fa fatica a tenere il passo e sulla cui debolezza si è parlato a lungo essendo emersa negli anni ed essendo stata un nervo scoperto anche delle due amministrazioni Coletta. La macchina comunale è sottodimensionata con poco più di 500 dipendenti quando una Comune capoluogo di medie dimensioni come quello pontino ne richiederebbe almeno 300 in più, come peraltro stimava il fabbisogno ipotizzato anni fa e ribadito più volte dalla politica e dai sindacati. Rischiano di arenarsi, come più volte emerso anche nelle commissioni consiliari, anche i progetti del bando ministeriale delle periferie che nel 2016 fu considerato un obiettivo di lustro per l'amministrazione. Il maxi finanziamento che aveva inaugurato la prima consiliatura Coletta ha vissuto un percorso altalenante costellato di ritardi, proroghe e inciampi burocratici. Un programma di 17 interventi, tutti approvati con singole delibere di giunta nel 2016 per realizzare infrastrutture, opere edilizie, progetti di mobilità e progetti immateriali per l'inclusione sociale il cui obiettivo era intervenire su aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi. Oggi un nuovo intoppo ha caratterizzato la realizzazione del Parco di Porta Nord come si evince da una determina dirigenziale del servizio lavori pubblici: si tratta di uno degli interventi più importanti e complessi del progettone con una gara d'appalto in due lotti, uno per un importo di 1.800.000,00 euro ed un secondo di completamento pari a 466.925,86 euro. Questo è anche uno dei progetti sui quali il commissario ha deciso di dare una virata risolutiva tra i sette che prevedono opere pubbliche per rimodularli finanziariamente e garantire la copertura di maggiori costi dei materiali da costruzione. Tra questi figurava appunto Porta Nord, la realizzazione della pista ciclabile Fogliano-Sabotino-Q4-Q5 euro e la riconversione dell'immobile di via Varsavia. Una accelerata che si scontra con i tempi lunghi e con circostanze molto frequenti a piazza del Popolo come quella del turn over frenetico di dipendenti. Oggi l'amministrazione infatti dovrà rivedere di nuovo i suoi piani su questo progetto per sostituire il rup della progettazione. Un responsabile che viene sostituito dopo appena nove mesi: dall'atto si apprende infatti che già il 16 marzo scorso era stato nominato quale RUP in sostituzione dell'Ach. Feliciello, l'architetto Diva Stamegna, dipendente del Servizio Lavori Pubblici– ma – si legge nell'atto - l'Arch. Stamegna dal 30/12/2022 non è più dipendente dell'ente e pertanto occorre sostituirla nell'incarico da RUP». Il Comune opterà per la dipendente Arch. Maria Grazia Fasciolo, assegnata da poco al Servizio Lavori Pubblici, che dovrà redigere una relazione per l'assegnazione dei procedimenti e delle attività ai componenti del gruppo di lavoro contenente il cronoprogramma delle attività sulla base delle risorse umane a disposizione. Si ricomincia dunque e su un'opera che finora non ha avuto molta fortuna nel suo iter: il progetto candidato al bando era su aree non comunali, ma si è scoperto solo in fase di progetto definitivo. Un passaggio che ha causato altri ritardi già in fase iniziale.