Prende forma ad Aprilia la commissione Beni Confiscati, l'organismo che dovrà occuparsi dell'assegnazione degli immobili sottratti alla criminalità. Questa mattina il Conisglio comunale ha infatti scelto i cinque componenti della commissione di nomina politica, si tratta di Federico Cola (L'Altra Faccia della Politica), Francesco Grasso (Forum per Aprilia) e Alessandra Addesse (Aprilia in Azione) per la maggioranza e di Vincenzo La Pegna (Fratelli d'Italia) e Domenico Vulcano (Lista Vulcano) per l'opposizione. Tutte le nomine sono state approvate all'unanimità. "La commissione sarà poi integrata dai componenti della parte tecnica e come primo atto - afferma l'assessore Luana Caporaso - si occuperà dell'assegnazione della villetta confiscata in via dei Ciliegi, nel quartiere La Cogna, che di recente ha ottenuto dei finanziamenti per la ristrutturazione".
E da parte del consigliere Cola è arrivo un ringraziamento all'assise cittadina."Mi auspico che tutti insieme, unitamente agli altri componenti nominati, sapremo comprendere bene la portata e la potenzialità del nostro impegno, in seno a una commissione così importante e al tempo stesso tanto delicata. Oggi più che mai - afferma Cola - la possibilità di utilizzare questo strumento ci consente di riallocare beni appartenenti alla criminalità organizzata e metterli finalmente a disposizione della collettività per progetti culturali socioculturali, sportivi o didattici. Oggi l'unico modo di combattere la criminalità organizzata è tramite la legalità e la legalità passa anche attraverso questi azioni concrete: restituire uno spazio ai consociati è il primo passo utile e necessario per far rifiorire il sentimento di legalità e giustizia e riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Mi auspico che la commissione possa riunirsi quanto prima per poter portare a termine i progetti già in essere e continuare a lavorare per la collettività. Pensare ai giovani, ai ragazzi, ai studenti e far rifiorire in loro quel sentimento del giusto e del sano è il primo tassello, anche guardando al contesto nazionale, a cui dobbiamo puntare. È proprio verso di loro che abbiamo un preciso obbligo: lavorare per permettergli di vivere già da domani un contesto di legalità che sia la regola e non l'eccezione, sempre e comunque".