Lo stadio Domenico Bartolani ha riaperto i battenti, ma le tribune sono ancora chiuse. Se infatti si è tornati a giocare, con il campo in erba sintetica che ha ottenuto tutte le certificazioni di agibilità, per quanto riguarda gli spalti la situazione sembra essere ancora in alto mare. A "certificarlo" sono le foto pubblicate sull'account Instagram del Cisterna Calcio nelle quali si vedono i tifosi assiepati dietro ad una delle porte (dove una volta c'era la curva) e le tribune mestamente vuote. Spulciando l'albo pretorio alla ricerca di atti propedeutici alla totale riapertura dell'impianto comunale di via Lombardia, si scopre come si è lavorato alacremente negli uffici tecnici per il ripristino e l'omologazione del campo artificiale di sesta generazione, mentre per i lavori sulle tribune i documenti presenti sono davvero pochi. All'inizio dello scorso anno è stata pubblicata la determina con oggetto "Lavori di adeguamento e ripristino dello stadio comunale Bartolani - approvazione atti contabili finali e quadro economico a consuntivo ", che dimostra come negli ultimi mesi sono stati eseguiti dei lavori finalizzati all'ottenimento del certificato di agibilità. Ma il percorso per ottenere la piena fruibilità sembra essere non ancora terminato. Mancherebbe infatti (il condizionale è d'obbligo non avendo riscontri ufficiali), la certificazione di prevenzione incendi e in ultimo step, la messa in sicurezza di una tribuna ancora sprovvista di corrimano. Soltanto dopo si potrà tornare a cantare quel famoso coro dagli spalti che recita: «Quando saremo tutti al Bartolani come una bomba il tifo esploderà, Cisterna è qua, Cisterna è là, Cisterna è forte e vincerà». Un leitmotiv che nella stagione 2009/2010 spopolava non solo tra i tanti tifosi cisternesi ma che riecheggiava su tutti i campi della Regione grazie anche alla vittoria della Coppa Italia regionale. E dentro quel coro c'era una vena polemica, un orgoglio da rivendicare, quello di tornare a tifare la squadra della propria città nello stadio della città. Oggi questo accade, ma da dietro una rete.