Nel Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti verrà realizzato un apposito locale, all'interno della sala d'attesa, dove sarà allestita la postazione di pubblica sicurezza, attualmente ubicata nell'ingresso principale dell'ospedale di Latina (in prossimità del bar centrale del nosocomio). Lo ha comunicato ieri la Asl pontina con una nota ufficiale al termine del secondo incontro svolto presso la Prefettura di Latina, avente ad oggetto proprio il potenziamento delle misure di sicurezza nei Pronto Soccorso (è stata confermata la collocazione della postazione di pubblica Sicurezza anche all'interno del Pronto Soccorso di Formia, come per il Goretti attiva H12). La Asl ha tenuto a precisare anche come siano in corso di valutazione congiunta, con la Prefettura, le Forze dell'Ordine ed Enti locali, ulteriori misure di sicurezza da attivare progressivamente.

La sicurezza dei Pronto Soccorso del territorio è stato il primo punto all'ordine del giorno dei due tavoli svolti in queste mese di febbraio tra l'azienda sanitaria e le organizzazioni sindacali, per cercare di apportare accorgimenti necessari a trovare soluzioni migliorative per il presidio di prima assistenza specialmente del capoluogo.

«Quanto comunicato dalla Asl è un ottimo punto di partenza - ha sottolineato il segretario provinciale della Cisl Fp, Emiliano Milani - E' importante che la direzione dell'azienda sanitaria abbia ascoltato le richieste avanzate sul tavolo a tutela dei lavoratori. Inserire il posto di polizia all'interno del Pronto Soccorso garantisce sicuramente maggiore sicurezza ai lavoratori. La copertura, però, non sarà purtroppo garantita 24 ore, ma soltanto 12: in merito a questa questione speriamo che l'azienda prenda anche in considerazione la possibilità di potenziare il servizio di vigilanza e che lo collochi nei punti caldi del Pronto Soccorso, in modo che possa fungere da vero e proprio filtro tra gli operatori e l'utenza. Comunque - ha concluso Milani - E' importante per gli operatori che l'azienda si stia attivando per migliorare le condizioni di lavoro all'interno del presidio di prima assistenza dove posso assicurare che svolgere il proprio servizio è davvero complicato».

Sulla nuova disposizione in materia di sicurezza, è intervenuto anche il direttore generale della Asl, Silvia Cavalli: «Il risultato è il frutto di un'iniziativa di Questura e Prefettura che va nella stessa direzione individuata dal tavolo di confronto con i sindacati. La sicurezza degli operatori e il contrasto ad ogni forma di violenza nei loro confronti rappresentano un obiettivo comune e prioritario».