«I reati contestati in varia misura, dalla bancarotta fraudolenta con le contestate aggravanti, alle false comunicazioni sociali, incidono in maniera pregiudizievole sulle posizioni giuridiche dell'Ente». E' uno dei passaggi fondamentali della delibera di Giunta con cui il Commissario Carmine Valente ha deciso che il Comune di Latina sarà parte civile al processo per il crac della Latina Ambiente, società di cui era partecipe per la maggioranza delle quote. Dunque si alza il livello di scontro tra l'amministrazione e la spa che ha avuto la più lunga gestione del servizio rifiuti in città. Secondo la delibera «... le condotte contestate...hanno impedito all'ente fondatore della società, e suo principale socio, di conoscerne le effettive condizioni in conseguenza di condotte contrarie ai principi di bilancio aziendali e degli intervenuti rapporti sociali e informativi... in tal modo è stato impedito all'amministrazione di assumere, tempo per tempo, i correttivi del caso al fine di mantenere la gestione della partecipata nei corretti binari interattivi conformi ai canoni normativi, fino alla distribuzione di utili all'azionista privato, disposto, all'evidenza dei fatti contestati, in difetto delle condizioni e dei presupposti di legge».