Imbattuti in velocità quando si parla di fondi Pnrr. L'Ater di Latina segna ancora il record e insieme al Comune porta a casa un altro importante risultato: un progetto da oltre 12 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Nicolosi con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
A presentare il progetto ci hanno pensato ieri mattina il presidente Ater Marco Fioravante e il commissario prefettizio Carmine Valente, in una conferenza ospitata nella Piazzetta Nicolosi. «La scelta della location è tutt'altro che casuale», ha esordito Fioravante, indicando l'area simbolo del quartiere, dove i cittadini si stanno impegnando nell'organizzazione di eventi culturali per ravvivare l'area. Ma i cittadini da soli non possono farcela, ed è qui che entrano in gioco gli enti e le istituzioni, ossia Ater e Comune. L'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale si sta dando un gran da fare sul fronte della riqualificazione delle aree più in sofferenza: basti pensare che il 10 dicembre dello scorso anno si parlava di 19,5 milioni di euro di fondi complementari, i quali sono stati intercettati con successo. I dipendenti hanno lavorato tutti all'unisono, le gare sono state espletate e ora, tempi burocratici permettendo, si auspica che i cantieri apriranno entro il mese di marzo. A questo si aggiunge un ulteriore importante strumento, quale l'Osservatorio per la Legalità istituito nei giorni in Prefettura che, come spiegato dal commissario Valente, rappresenta un'ulteriore garanzia sia per i cittadini che per le ditte che parteciperanno alla gara.
Tornando alla specifica questione del Nicolosi, il progetto si articola in quattro interventi: uno riguarda la riqualificazione degli alloggi Ater, con la ristrutturazione interna e il rinnovo impiantistico; il secondo prevede la riqualificazione delle aree esterne dell'isolato compreso fra via Gianbattista Grassi e via Emanuele Filiberto, il cui scopo è anche quello di attivare le potenzialità che questi spazi possono esprimere, attraverso la realizzazione di zone sportive, ludiche e ricreative (parco giochi per bambini, un campo da gioco polivalente e un'area attrezzata a palestra outdoor); il terzo, invece, prevede la realizzazione di un'area adibita a mercatino rionale e di una biblioteca, in un'area comunale tra via Grassi, via Pasubio e via Amodio, con la sistemazione dei marciapiedi e della viabilità; infine, il quarto intervento consiste nella ristrutturazione della palestra con annesso edificio e dell'area antistante da sistemare a verde e a parcheggio, con la realizzazione di un campetto da basket, del complesso scolastico di piazzale Col di Lana, l'istituto Giovanni Cena.
Tutto questo è stato finanziato dalla Regione Lazio, nell'ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare, con i fondi del Pnrr per un importo complessivo di 12,3 milioni di euro. E sulle scadenze il presidente Ater Fioravante è chiaro: «I tempi di esecuzione dei lavori non sono negoziabili: tutto deve essere completato entro marzo 2026».
Insomma, una vera e propria ventata di aria fresca per il quartiere Nicolosi. «Non crediamo che le sole opere strutturali possano risolvere tutte le criticità del quartiere - prosegue Fioravante - Ma siamo convinti che queste opere possano contribuire a migliorare la qualità della vita. Pensiamo, ad esempio, ad un doposcuola interculturale, o a spazi che possano aiutare i cittadini a realizzare gli eventi già ospitati da questa piazzetta. Tutte le opere di cui abbiamo parlato sono state già bandite e la settimana prossima si svolgeranno le gare. Inoltre - conclude Fioravante - le imprese dovranno farsi carico sia dei progetti esecutivi che dell'esecuzione dei lavori: ciò è un'ulteriore garanzia che estromette l'ipotesi di eventuali contenziosi».
«Questa città può superare tutti i suoi problemi attraverso un buon lavoro da parte di tutti i cittadini e delle istituzioni - ha aggiunto il commissario Valente - Questa specifica progettualità si muove in tale direzione e la scelta è ricaduta sul Nicolosi per quello che io definisco un principio di «etica di una città»: le persone devono poter esprimere la propria vita in un modo congruo e opportuno e se diamo loro l'opportunità di vivere in queste condizioni, le cose non possono che migliorare».