Proroga di un anno per il servizio di trasporto pubblico locale a Latina. La decisione è stata presa dal Comune, con una delibera di giunta, firmata ovviamente dal commissario Carmine Valente. Una scelta "obbligata" par di capire, in quanto ancora la Regione Lazio non ha ultimato il percorso di revisione relativo al servizio di trasporto pubblico e di contributi chilometrici conseguenti per i vari comuni. Così, la scadenza del contratto prevista per il giugno del 2024 è stata spostata allo stesso mese del 2025.
Il nuovo modello di TPL è stato elaborato dalla Direzione Infrastrutture e Mobilità della Regione Lazio ma ancora non è stato completato l'iter per la sua attuazione. Con successiva deliberazione di Giunta Regionale n. 617 del 22 settembre 2020, ha provveduto ad approvare il "nuovo modello per la programmazione del trasporto pubblico regionale e l'efficientamento del servizio, teso alla definizione dei nuovi servizi minimi e alla individuazione degli ambiti ottimali di esercizio, denominati unità di rete. Ma queste unità di rete non coinvolgono i capoluoghi di provincia. I quali però sono interessati dalla rideterminazione «dei livelli di servizio minimi, giusta DGR n. 617/2022, l'applicazione del nuovo modello di gestione dei servizi di TPL locali e regionali interessa in modo indistinto tutti i comuni, e ha lo scopo di permettere il riequilibrio nella ripartizione delle risorse ai territori rispetti ai valori storicamente attribuiti sulla base di criteri non più aggiornati». Ma i ritardi nell'entrata in vigore del nuovo modello di gestione hanno portato anche a un ritardo nella rideterminazione dei contributi chilometrici. «e, fino all'entrata in vigore delle nuove unità di rete, le somme destinate dalla Regione Lazio a tutti i Comuni per i servizi minimi del TPL resteranno invariate» fa sapere Roma. Per questo l'amministrazione comunale di Latina s'è mossa per non restare spiazzata, considerando che l'iter per la nuova gara sarebbe dovuto partire tra qualche mese ma senza le certezze dalla Regione non è possibile agire. Nella delibera numero 176/2023 si legge come sia «necessario dover comunque assicurare la continuità del servizio di TPL per tutto l'anno 2024 e parte del 2025, trattandosi di servizio pubblico essenziale nelle more dell'emanazione dei provvedimenti regionali di specie che renderanno possibile l'avvio dell'iter per la procedura del nuovo affidamento». Dunque l'attuale gestore del trasporto pubblico locale, la società Csc, resterà in sella fino al giugno del 2025. Toccherà alla prossima amministrazione comunale mettere a bando il servizio con una nuova gara d'appalto.