Il fatto
14.06.2023 - 15:50
Sono passati quasi due decenni, ma la vicenda della raccolta dei tributi in città e la sua gestione da parte della società mista formata tra Comune e tributi Italia, non è ancora chiusa.
Da una parte il credito che A.Ser., in forza dell'esito del lodo arbitrale vanta nei confronti dell'amministrazione comunale di Aprilia per il suo operato nella gestione dei tributi locali. Dall'altro però, ci sono anche i crediti che il Comune vanta non solo nei confronti della società mista, ma anche del socio privato, Tributi Italia.
Fino a oggi, però, l'ipotesi di poter compensare i due piani, non era così concreta come lo è ora a seguito della decisione della Prima Sezione Civile del Tribunale Civile di Latina che ha accolto la richiesta dei legali dell'amministrazione Terra che a febbraio ricevettero quattro atti di precetto sia da A.Ser. che da Tributi Italia, per 32 milioni, 16mila 397,36 euro. Un debito che il Comune di Aprilia deve in forza dei titoli esecutivi costituiti dal lodo arbitrale del 28 dicembre 2007, reso esecutivo con decreto del Presidente del Tribunale di Roma nel 2009 e da quattro sentenze emesse dal Tribunale di Latina nell'ambito dei giudizi di opposizione ai precetti. Sin dai primi atti il Comune oppose, al credito vantato dalla società che aveva gestito i Tributi e dal socio privato, i crediti della città per i corposi, immensi, mancati versamenti che portarono alla conclusione del contratto.
Nel chiedere l'annullamento degli atti di precetto con cui si chiedeva il pagamento di quanto dovuto, il Comune aveva chiesto al Tribunale di valutare sia la presumibile fondatezza delle ragioni dell'opposizione e sia la irreparabilità del pregiudizio che potrebbe derivare dal compimento degli atti esecutivi. Non solo. Tralasciando lo scontro tra le due parti sulla scelta della sede giudiziria in cui proporre questa richiesta (civile o tributaria) il Comune aveva sostenuto che la richiesta si basa sull'esistenza di controcrediti vantati nei confronti delle controparti emersi successivamente al giudizio arbitrale. Crediti peraltro accertati giudizialmente con le pronunce della Corte dei Conti nel 2012 e nel 2013 e ammessi al passivo delle procedure di amministrazione straordinaria di Tributi Italia e A.Ser.
Il credito verso A.Ser. è di €37.155.982,5 euro 1 (oltre al credito di 1.510.431,30 ammesso con riserva e oltre interessi e accessori di legge ove applicabili) mentre quello verso Tributi Italia S.p.A. è di 39.303.624,37 euro (oltre al credito di 1.510.431,30 euro ammesso con riserva e oltre interessi e accessori di legge ove applicabili). Si tratta, sottolineano i legali del Comune di un credito la cui entità è di gran lunga maggiore rispetto all'importo precettato e che permetterebbe quindi di poter procedere per compensazione, il giudice Saviano del Tribunale di Latina, ha deciso di accogliere la misura cautelare e ha così congelato gli atti di precetto in attesa della definizione nel merito della questione che, però, sin da queste prime fasi, potrebbe anche portare a buone, ottime notizie per la città e per le sue casse.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione