La vertenza
28.07.2023 - 13:30
Intesa raggiunta per i 145 lavoratori della Hclog srl, a rischio licenziamento dopo la decisione della società di chiudere la piattaforma logistica in via Nettunense che rifornisce i punti vendita Acqua&Sapone.
Mercoledì nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato sottoscritto un accordo tra azienda, organizzazioni sindacali (Filcams Cgil e Usb) e Rsa, che prevede la cassa integrazione straordinaria della durata di un anno per tutti i dipendenti. Uno strumento minimo di tutela per il personale, nella speranza che nei prossimi 12 mesi si possano trovare altre soluzioni per salvaguardare i livelli occupazionali.
Nel corso della trattativa la dirigenza ha confermato la chiusura del magazzino in via Nettunense a causa della graduale perdita dell'appalto di Acqua&Sapone, chiedendo dunque l'attivazione della procedura straordinaria per cessazione di attività. Da parte loro i sindacati hanno richiesto quantomeno dodici mesi di cassa integrazione rispetto ai tre mesi ipotizzati prima dal confronto e su questo aspetto si è raggiunto l'accordo, che prevede l'apertura della cigs dal 4 luglio al 31 dicembre 2023. Ma l'azienda si è impegnata, qualora lo strumento dovesse essere rifinanziato, a presentare una nuova istanza per usufruire delle restanti mensilità anche nel 2024 ed arrivare così a un anno. La procedura sarà a rotazione per i primi tre mesi, per poi passerà a "zero ore" nella fase successiva, che prevederà la chiusura del deposito che si trova territorialmente nel Comune di Lanuvio ma che confina con Aprilia, da dove provengono il maggior numero di lavoratori impiegati. Le parti comunque hanno concordato degli incontri mensili per monitorare l'utilizzo dello strumento.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali permetterà in questo modo di tutelare i dipendenti nel breve periodo, anche se restano tante incognite sul futuro. Cosa sarà dei lavoratori Hclog a luglio 2024? Lo spettro del licenziamento tra un anno aleggia comunque sugli operai, perciò la Regione Lazio - presente al tavolo ministeriale - ha dato la disponibilità a concordare con la società azioni di politiche attive.
Un primo incontro in Regione è già in programma oggi, con l'obiettivo di costruire un piano di ricollocamento del personale che possa evitare o ridurre il più possibile gli esuberi. «Con questo accordo - spiega Vincenzo Quaranta dell'Usb - abbiamo raggiunto un primo passo, garantendo la copertura di un anno di ammortizzatori sociali ai dipendenti. Adesso però dobbiamo spingere affinché venga predisposto un piano di ricollocamento, l'incontro in Regione Lazio servirà proprio a questo obiettivo».
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