Cerca

Il caso

Via libera all'abbattimento dei daini anche fuori dal Parco

Il via libera dalla Regione dopo una richiesta avanzata dall' ATC LT/1, i cacciatori potranno appostarsi nelle campagne

Via libera all'abbattimento dei daini anche fuori dal Parco

 

La Regione Lazio ha dato il via libera per la selezione del daino. Non si tratta chiaramente del piano di gestione del Parco Nazionale del Circeo ma riguarda le aree fuori la foresta demaniale, campagne in buona sostanza, in cui i cacciatori potranno appostarsi. Come si evince da un atto della Regione -  Direzione Agricoltura, promozione della Filiera e della cultura del cibo, Caccia e pesca, foreste - il mese scorso  è stata inoltrata in Regione dal Presidente dell'ATC LT/1 una lettera con cui veniva richiesta la caccia di selezione "così come previsto dal Piano di prelievo in selezione"  contenuto in una proposta allegata alla richiesta. La Regione ha quindi "preso atto" del "Piano di prelievo in selezione della specie daino (Dama dama), da realizzarsi nel distretto LT1.D1 dell'ATC LT 1, in agro di Sabaudia (LT), per la stagione 2023-2024". Ed ha dato il via libera. 

Su questo piano è arrivato anche il parere favorevole dell'Ispra. Non potranno essere abbattuti più di 80 daini fino al mese di marzo 2024. Quali sono le azioni previste? Come indicato nell'atto della Regione "le operazioni di prelievo in selezione della specie daino (Dama dama) dovranno rispettare nei Distretti il numero, la ripartizione fra sesso e classi di età come previsto nelle tabelle - indicate nell'atto della Regione ndr -  e concludersi entro i periodi di prelievo sopra richiamati, comunque dovranno concludersi le operazioni di che trattasi entro il 31 marzo 2024;  il prelievo in selezione è consentito nella sola forma da appostamento, da un'ora prima del sorgere del sole e fino ad un'ora dopo il tramonto, ai sensi della L.R. 17/95, art. 34 comma 6; il prelievo di selezione è consentito soltanto ai cacciatori iscritti all'Albo regionale dei cacciatori di selezione; la giornata di caccia e i capi abbattuti vanno segnati sul tesserino regionale per il prelievo di selezione;  il cacciatore di selezione è tenuto ad applicare all'orecchio sinistro del capo abbattuto l'apposita fascetta datario numerata fornita dall'ATC, prima di procedere allo spostamento del capo stesso dal punto di abbattimento (art. 19 dell'Allegato 2 della D.G.R. n. 460/2018);  il cacciatore di selezione, in caso di ritrovamento di carcasse di cinghiale, deve darne immediata comunicazione all'ATC allo scopo di sottoporre le stesse al test diagnostico per la Peste Suina Africana". Insomma ora i daini potranno essere abbattuti dentro e fuori la foresta demaniale, una decisione quella della Regione che sembra destinata a sollevare non poche polemiche. 

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione