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La storia

Aggredito per una notizia, il reato è prescritto

Nel 2016 il collega era stato colpito in volto subito dopo un servizio in via Provinciale per Latina

Aggredito per una notizia, il reato è prescritto

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Finisce qui il processo che si è concluso in Tribunale nei giorni scorsi e vedeva come parte offesa il nostro collega Gabriele Mancini, vittima di un'aggressione mentre stava facendo il suo lavoro: documentava una notizia. Aveva scattato una foto ad un uomo che scaricava rifiuti nella zona industriale: chi stava gettando l'immondizia lo stava facendo fuori dalla zona di competenza. Era il 22 febbraio del 2016. Il nostro collega per quello scatto e perché stava raccontando un fatto di cronaca, (pubblicato il giorno dopo sul nostro giornale), era stato inseguito in auto per 5 chilometri da un uomo (che poi è finito sul banco degli imputati) che in base a quanto contenuto nelle carte dell'inchiesta, gli aveva aperto la portiera dell'auto, gli aveva preso la macchina fotografica sbattendola sul viso e lo aveva picchiato. La prognosi era stata di 5 giorni. Il nostro collega aveva denunciato i fatti chiedendo l'esercizio dell'azione penale e si era aperto il dibattimento. Quasi otto anni dopo sul processo che non è mai entrato definitivamente nel vivo è calato il sipario. Il reato si è estinto per intervenuta prescrizione. La prima udienza si era svolta nel febbraio del 2018, tra una serie di rinvii, il nostro collega che si era costituito parte civile, era stato ascoltato in aula nel febbraio del 2021. Tre anni dopo la sentenza di prescrizione. Il reato si è estinto, cala il sipario. Al collega Gabriele Mancini la solidarietà della redazione.

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