Il caso
12.03.2024 - 10:30
Turni massacranti senza possibilità di tirare il fiato, per l'unico professionista che attualmente lavora nella farmacia comunale di Latina, in viale Kennedy. Il farmacista si trova a dover gestire il presidio del capoluogo praticamente da solo, vista l'impossibilità del suo collega di recarsi sul posto di lavoro, causa malattia. Una situazione, questa, che si trascina ormai da tempo e, per il momento, senza una soluzione immediata.
Il presidio di viale Kennedy viene gestito in economia direttamente dal Comune di Latina, e il titolare pro tempore è il sindaco del capoluogo. A norma di legge il dipendente (rimasto l'unico ad essere operativo) non potrebbe lavorare più di 40 ore a settimana, lo prevede il contratto. E allo stesso - secondo la normativa - quando è impegnato nel turno notturno, il farmacista dovrebbe recuperare il giorno successivo. Ma, vista la situazione, tutto ciò non è possibile.
Va detto come il Comune si sia attivato per reperire un nuovo professionista, ma al momento le ricerche non hanno portato risultati. E' possibile che non si trovino in circolazione farmacisti, anche giovani, per lavorare nel presidio comunale? Ebbene sì.
Il problema non è solo pontino, ma stiamo parlando di una carenza ormai diffusa a livello nazionale. Non perché non ci siano farmacisti in circolazione, il problema è un altro: cercano impieghi diversi. C'è carenza di farmacisti pronti ad accettare un posto di lavoro nei presidi di assistenza e vendita all'utenza. La domanda di farmacisti è di gran lunga superiore all'offerta perché le farmacie non rappresentano più un'attrattiva come invece accadeva in passato.
Questa nuova realtà si è diffusa dopo l'emergenza Covid, ovvero da quando le farmacie si sono evolute trasformandosi in attività dispensatrici non solo di medicinali, ma anche di servizi. Nel nostro Paese lo stipendio mensile base netto di un farmacista assunto full-time è di circa 1.400 euro. E che la carenza di personale laureato in farmacia si sia fatta ancora più evidente proprio nel post pandemia non può essere un caso. E così si sceglie altro: dall'insegnamento all'impiego nelle industrie farmaceutiche o in altre aziende specializzate nel settore. Ma, nel complesso, ormai ci troviamo in un momento storico in cui tutte le professioni sanitarie sono in sofferenza. Si fatica a reperire medici, infermieri, tecnici di laboratorio, ostetriche, tante per citarne solo alcune.
Il Comune di Latina, nonostante gli sforzi e i tentativi, ancora non è riuscito ad arruolare un nuovo professionista per la farmacia di viale Kennedy.
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