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L'intervento

Fiab Lazio: "Riduzione isola pedonale è una clamorosa marcia indietro"

Marina Testa, coordinatrice Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta: "L'invasione motoristica si ripercuote sulla qualità della vita"

Fiab Lazio: "Riduzione isola pedonale è una clamorosa marcia indietro"

Anche la Fiab Lazio, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, si oppone fermamente alla scelta dell'amministrazione Celentano di ridurre l'isola pedonale in centro a Latina, queste le parole della coordinatrice, Marina Testa: "

"Ci sentiamo di intervenire sulla questione dell'isola pedonale e della pista ciclabile di Latina che secondo le intenzioni della maggioranza eletta alla civica amministrazione andrebbero rimosse. Una parte della centralissima Piazza del Popolo andrebbe riaperta al traffico veicolare e l'anello ciclabile del centro storico sparirebbe completamente.

L'argomento sarà al centro di una manifestazione pubblica domenica 24 marzo e di un consiglio comunale martedì 26 marzo.

La Federazione italiana Ambiente e Bicicletta interpreta da anni il bisogno e il diritto naturale di avere, nelle città italiane che ne sono prive quasi o del tutto, spazi a servizio delle persone e non delle macchine che hanno invaso in maniera malsana qualsiasi angolo urbano.

L'invasione motoristica si ripercuote sulla qualità della vita con conseguenze sulla fruibilità serena degli ambienti cittadini, sulla salute degli abitanti e dei frequentatori per le emissioni nocive e l'impatto acustico.

Non sono conseguenze di poco conto che degradano anche l'aspetto della città con perdita di valore.

Una retromarcia inaudita e in controtendenza rispetto alle politiche internazionali ed europee (Agenda 2030 dell'Onu e Green Deal) che mettono al primo posto degli indirizzi amministrativi la sostenibilità. Una parola abusata negli ultimi tempi e spesso usata impropriamente che semplicemente vuol dire rendere gli ambienti in cui abitiamo più sani per le future generazioni limitando danni all'habitat con l'introduzione di risorse energetiche rinnovabili e meno impattanti in tutti i contesti, privati e pubblici. In pratica, garantire livelli di vivibilità futuri. 

Latina aveva cominciato a ritagliarsi un equilibrio anche con l'introduzione di ulteriori piste ciclabili urbane ed extraurbane che avrebbero reso un servizio alle persone e non ai veicoli a motore. Tra l'altro le strade pontine detengono anche un'altissima incidenza di incidenti stradali.

Lontani da qualsiasi configurazione politica, siamo rammaricati nel constatare un arretramento sul fronte della mobilità sostenibile che mal si coniuga con una visione lungimirante a favore dei cittadini che verranno. In qualità di associazione che mira alla sostenibilità dei trasporti (mezzi pubblici elettrici, biciclette, gambe) quale veicolo di rigenerazione, confidiamo in una riflessione più ponderata delle scelte amministrative.

Nel Lazio sono presenti sei associazioni aderenti alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab Italia) che nel complesso contano circa 700 soci, attivi anche a Latina".

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