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Il caso

Cantiere Malvaso, la Piave Costruzioni «Quei lavori sono legittimi»

L'avvocato Archidiacono spiega il motivo per cui la ripresa del cantiere è legittimata dalla normativa e dalle sentenze recenti

Cantiere Malvaso, la Piave Costruzioni «Quei lavori sono legittimi»

I lavori al cantiere di via Piave sono legittimi. Lo afferma a gran voce l'avvocato Renato Archidiacono, difensore della Piave costruzioni, la ditta che sta ultimando i lavori al centro di una verifica, avviata nelle scorse settimane, dai carabinieri del Nipaaf. Per provare a chiarire la vicenda, il legale della Piave Costruzioni Archidiacono ha redatto una nota che prova a ribadire la regolarità dell'attività svolta.


Il cantiere, lo ricordiamo, è quello del famoso palazzo Malvaso, ossia lo stabile di Borgo Piave che sta venendo realizzato dalla società dell'ex consigliere comunale di Latina. Un cantiere per il quale vi era un permesso a costruire sulla base di un piano particolareggiato poi annullato. Ma quel permesso, secondo l'avvocato Archidiacono, non è mai venuto meno.

«L'immobile di cui ci si occupa è stato dissequestrato (come da verbale redatto dallo stesso Ufficio Nipaf) e che lo stesso è assentito da permesso a costruire n. 41/EP/2013, allo stato pienamente legittimo ed efficacie - scrive l'avvocato Archidiacono - Infatti, in conseguenza dell'intervenuto sequestro, il Comune di Latina aveva ordinato la demolizione, sindacando la legittimità del titolo edificatorio e, sull'intera vicenda urbanistica, si è poi pronunciato il Tar con la sentenza del 12/07/2023 – passata in giudicato. Con sentenza dirimente anche ai fini dell'odierna valutazione investigativa, ha disposto l'annullamento dell'ordine di demolizione n. 381 del 17/12/2019 accogliendo il ricorso proposto dalla Piave Costruzioni. Vale sottolineare come, nella parte motiva della citata sentenza, il Tar ha evidenziato che l'annullamento del PPE di Borgo Piave, adottato dal Commissario Straordinario in data 24/05/2016, non inficia in alcun modo la piena legittimità del permesso a costruire in forza del quale l'immobile della Piave costruzioni era stato realizzato, richiamando l'art 15, comma 4, DPR n. 380/2001, secondo il quale il titolo edilizio non decade, laddove le previsioni urbanistiche sono state caducate e siano divenute contrastanti con l'opera in precedenza assentita, allorquando i lavori siano già iniziati ed in corso».

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