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07.04.2024 - 20:00
Ieri mattina sono iniziate le operazioni di montaggio della tensostruttura che per tre mesi dovrà ospitare il pronto soccorso del Dono Svizzero. Comincia così a concretizzarsi quello che è apparso da subito un cantiere travagliato, anche per una serie di malintesi emersi con una certa evidenza tra Comune e Asl. Ma è proprio la Asl ad aver comunicato ieri mattina che gli operai stavano tirando su la tenda principale che ospiterà l'attività di soccorso del più grande ospedale del sud della provincia. Secondo questa tabella di marcia tra oggi e domani saranno spostate anche tutte le attrezzature e gran parte degli arredi. La tenda è adiacente il reparto «normale», su cui da domani comincerà l'operazione di riassetto ed ampliamento per adeguare l'ospedale di Formia a Dea di I livello.
Come si sa, l'inizio del restyling era stato già annunciato per il 25 marzo con un comunicato ufficiale dell'Asl di Latina, data slittata in extremis senza che siano state fornite spiegazioni. Il motivo del rinvio è emerso nel consiglio comunale del 27 marzo scorso, convocato d'urgenza e in seduta straordinaria con all'ordine del giorno un solo punto, «l'emergenza sanitaria nel sud pontino». Durante i lavori consiliari il sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, parlando ai suoi colleghi del circondario e ai consiglieri comunali intervenuti, aveva rivelato in qualche modo il vero intoppo sul cantiere del pronto soccorso, ossia carenze nei titoli urbanistici. Mancava la Cila, che è arrivata tre giorni fa e ha consentito nell'ordine: il via libera del dirigente dell'Ufficio Tecnico, il montaggio della tenda e la programmazione del data effettiva di inizio dei lavori nel reparto del pronto soccorso. Operazione che si attendeva, peraltro dal 2022, data dell'ok al progetto di riassetto e ampliamento finanziato dalla Regione Lazio. Già nella primissima fase di preparazione del progetto si è dovuto procedere ad approvare una variante urbanistica, minimale ma non superabile e ci si aspettava comunque un lasso di tempo inferiore.
Il potenziamento del pronto soccorso di Formia non risolverà tutti i problemi del Dono Svizzero, gran parte dei quali legati alla carenza di organico ma rappresenta un passo avanti nell'offerta del servizio su un territorio molto vasto e impoverito nei servizi sanitari da molti anni.
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