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Via libera per l’hotel De La Ville, al suo posto 36 appartamenti

Rilasciato il permesso di costruire con cambio di destinazione d’uso

Via libera per l’hotel De La Ville, al suo posto 36 appartamenti

È ufficiale, al posto dell’ex hotel De La Ville sorgeranno due palazzine residenziali per un totale di 36 appartamenti. Giusto ieri il Dipartimento Edilizia del Comune di Latina ha rilasciato il permesso di costruire numero 24/2025 all’esito della procedura di valutazione del progetto di rigenerazione urbana presentato dalla società di costruzioni HDLV srl di Latina, che nel frattempo ha definito l’acquisizione del complesso di via Scaravelli dalla famiglia di albergatori che l’aveva rilevata da una procedura fallimentare attraverso un’asta giudiziaria.
Nell’ultimo anno i tecnici dello Sportello Unico per l’Edilizia del dirigente Patrizia Marchetto hanno vagliato attentamente il progetto presentato dallo studio associato Tecnoteam di Latina, accertando la conformità alle norme vigenti. La progettazione curata dagli ingegneri Antonio Petti, Roberto De Gennaro e Luciano Landolfi, con la collaborazione dell’architetto Jacopo Lobina, consentirà di riqualificare una zona attualmente degradata, continuamente soggetta alle occupazioni abusive, attraverso la demolizione dei due vecchi stabili e la realizzazione di due moderne palazzine gemelle da 18 appartamenti ciascuna. La rigenerazione urbana consente il cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale, con l’aggiunta di un premio di volumetria pari al 20% della cubatura esistente. Partendo dagli iniziali 8.000 metricubi circa, ne saranno edificati 9.600.
Latina perde una struttura ricettiva nel contesto urbano, di fronte all’ospedale Goretti, ma è il risultato di scelte politiche, quelle adottate dalla precedente amministrazione. Al momento di recepire la legge sulla rigenerazione urbana infatti non fu escluso nessun edificio ricettivo dalla possibilità di applicare la demolizione e ricostruzione con cambio della destinazione d’uso. Del resto è una scelta coerente con l’indirizzo politico di quegli anni, quando imperversava l’improvvisazione e il rilascio ad personam delle licenze edilizie: basti pensare al centro commerciale autorizzato in via del Lido su un’area che ancora oggi è destinata a strutture turistico ricettive, oltretutto priva degli accessi idonei. Un’opera acclamata dalla cittadinanza, che non aspettava altro di fare la spesa all’ombra del cavalcavia della Pontina.

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