Il vice ministro dei Trasporti Riccardo Nencini annuncia la linea dura, con un provvedimento che arriverà in tempi strettissimi. «Siamo di fronte a una vera e propria emergenza - riferisce Nencini all'Asaps, il sindacato della Polizia stradale -, c'è un'intera generazione che arriva alla guida abituata a usare il cellulare da quando aveva 11, 12 anni e continua a farlo anche al volante, senza alcuna cautela». Secondo i dati della Polizia e dell'Ania la percentuale degli incidenti provocati dall'uso di smartphone è cresciuta negli ultimi anni, fino ad arrivare a causare il 20,1 per cento del totale degli schianti. Percentuale che si impenna se si prende in considerazione il mix telefono-distrazione-velocità e che sale all'80 per cento. In molti mandano sms, scrivono messaggi sui social network, c'è chi aggiorna profili, chi invia anche mail. C'è anche chi si scatta selfie o altre foto.  Oggi chi viene sorpreso al telefono paga una multa tra i 160 e 646 euro (112 se si paga entro 5 giorni) più la decurtazione di 5 punti dalla patente. La sospensione della patente è però una pena accessoria che scatta solo in caso di reiterazione. Le nuove norme invece oltre ad inasprire le sanzioni pecuniare, prevodono la sospensione immediata della patente anche alla prima violazione. E con il nuovo telelaser Trucam la Polizia può controllare se si usa il telefono fino a un chilometro di distanza