Nei giorni scorsi, a Pomezia, grazie a venti voti favorevoli e un astenuto, il registro dei testamenti biologici - così come il relativo regolamento - sono divenuti realtà con una delibera di Consiglio comunale.
Si tratta dell'ultimo capitolo di una vicenda che va avanti da molti anni e che, quindi, vede ora la possibilità di depositare in Comune quei documenti attraverso cui ogni cittadino - capace di intendere e di volere - può indicare le proprie disposizioni anticipate di trattamento, vale a dire quali sono le terapie mediche a cui vorrebbe o non vorrebbe essere sottoposto se, in futuro, si dovesse trovare in condizioni di impossibilità di comunicare.
Chiaramente soddisfatti coloro che si sono fatti promotori di questa battaglia, ossia i membri dell'associazione "Luca Coscioni": «Si tratta - ha spiegato il consigliere generale del gruppo, Giuseppe Di Bella - di un momento importante per la vita della nostra comunità perché, d'ora in poi, ogni cittadino residente nel nostro Comune potrà depositare, senza rivolgersi a un notaio, le volontà sul proprio fine vita».
La raccolta firme, con uno degli incontri a cui prese parte anche Mina Welby, iniziò oltre un anno e mezzo fa: «Il cammino di questa delibera - ha aggiunto Di Bella - è stato carico di momenti di intenso e costruttivo confronto con tutte le forze politiche, associazioni e comitati, ma anche con quei cittadini che hanno voluto rispondere ai nostri appelli. I ringraziamenti vanno alla maggioranza, che durante il percorso ha compreso l'importanza del provvedimento, e a tutti i consiglieri di ogni forza politica che hanno votato questo atto.