Alla polizia locale è demandato il compito di controllare le situazioni che si verificano nell'ambito del territorio comunale. Avviene un po' dappertutto e, in particolare, nei piccoli Comuni, dove il controllo è agevolato dalle ridotte dimensioni territoriali. A Prossedi, centro collinare sui Monti Lepini, al confine tra le province di Latina e di Frosinone, è accaduto che il responsabile della polizia locale abbia emesso due ordinanze nei confronti di altrettanti cittadini, affinché provvedessero - nel giro di sette giorni - a eliminare l'occupazione abusiva di suolo pubblico. Nel caso specifico, per entrambi i cittadini destinatari dell'ordinanza si intimava l'eliminazione di "vasi ripieni di terra e fiori" su superfici di proprietà comunale. Insomma, secondo l'ordinanza, erano stati occupati abusivamente degli spazi di proprietà comunale. Quindi, un intervento di controllo del territorio e il conseguente accertamento di un abuso. Però, stranamente, è accaduto che, alcune ore dopo, quindi nella stessa giornata, lo stesso responsabile che aveva emesso le due ordinanze - la numero sei e la numero sette - ne emettesse altre due - la numero otto e la numero nove - con le quali, di fatto, si revocavano le due precedenti. La decisione assunta dal responsabile della polizia locale, con le due ordinanze di revoca, veniva giustificata dalla necessità che il Comune - per il tramite dell'Ufficio tecnico - si dotasse di uno specifico Regolamento. Infatti, si legge nelle ordinanze di revoca, "considerato che l'amministrazione comunale ha espresso la volontà di disciplinare, quanto prima, con apposito Regolamento, il deposito da parte della cittadinanza di vasi con fiori o piante per abbellire il centro storico di Prossedi e di Pisterzo (frazione collinare di Prossedi, ndr)", visto che nei due agglomerati urbani "è consuetudine tenere davanti l'uscio delle proprie abitazioni vasi con piante o fiori", nelle more dell'approvazione del Regolamento, si può continuare a tenere vasi con fiori e piante, purché, però, non si crei pericolo o intralcio alla circolazione veicolare e pedonale. Insomma, i cittadini tengano pure i vasi nelle proprie proprietà, purché non arrechino danni ad alcuno. Tanto a Prossedi quanto a Pisterzo. Quindi, non è successo niente. Forse, soltanto un eccesso di zelo da parte di chi è deputato al controllo.