A Monte San Biagio lo spauracchio di una valanga di ricorsi contro le multe per le infrazioni al codice della strada mette in guardia il Comune. Da tempo, ormai, l'ente si è dotato di un avvocato incaricato di rappresentare l'ente municipale nei giudizi instaurati a seguito dei ricorsi in opposizione davanti al giudice di pace di Fondi o altri giudici eventualmente aditi. Detta in parole povere, il Comune va incontro a una raffica di liti legali per le multe e si difende. O meglio passa al contrattacco perché in caso di esito sfavorevole in primo grado, presenta appello. Un pericolo considerato evidentemente molto concreto anche perché le prime pronunce sfavorevoli sono già arrivate. Bisogna considerare che a Monte San Biagio, grazie all'utilizzo di dispositivi hi-tech come il semaforo "intelligente" installato all'ingresso del paese nei pressi dello svincolo di viale Europa e l'autovelox mobile sulla statale Appia in dotazione alla polizia locale, l'ente sembra aver ingaggiato una vera e propria battaglia contro gli automobilisti indisciplinati. Ma più sanzioni vengono elevate e maggiore è il rischio di ritrovarsi bersagliato dai ricorsi. A marzo la giunta del sindaco Federico Carnevale, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla ditta che fornisce apparecchiature e servizi per la rilevazione delle infrazioni, ha deliberato l'incarico ad hoc a un legale. Questo perché – si legge nell'atto – «il Comune ritiene si debba resistere». Insomma, si va al muro contro muro. Già in quell'occasione l'amministrazione faceva rilevare che «il giudice di pace di Fondi, con proprie sentenze, accoglie i ricorsi annullando i provvedimenti impugnati e le sanzioni accessorie». Arrendersi? Macché. Si resiste in appello con spese a carico dell'ente. A proposito di costi, in questi giorni la giunta ha ritoccato gli importi da prevedere. Si va dai 64,50 euro oltre a 27 euro di marche da bollo per le cause di valore inferiore ai 1.100 euro ai 147 euro oltre a 27 euro di marche da bollo relativamente alle cause fino a 5mila euro.