«Tutto ruota intorno al chiosco numero 1», spiega il sindaco Coletta su Radio Luna affrontando il tema della gara sui chioschi nel tratto di litorale compreso tra Capoportiere e Rio Martino. Ed è certamente attorno a quella postazione, la più vicina a piazzale Loffredo, che vertono le argomentazioni dell'esposto denuncia che il sindaco ha portato di persona l'altro giorno in Questura. Di più Coletta non può dire, e questo è comprensibile. E allora lo diciamo noi: la tesi è che nessuno voglia finire al chiosco 1 per timore di ritorsioni da parte di chi ha gestito da sempre quello spazio. Sarà vero? Il sistema adottato dal bando di gara del 2015 e non ancora arrivato a conclusione con le assegnazioni definitive, prevede che l'attribuzione dei chioschi avvenga con lo stesso ordine di classifica dei concorrenti in graduatoria. Il primo classificato avrà il primo chiosco, e così via fino all'ottavo chiosco in prossimità di Rio Martino. Il bando prevede anche che in caso di rinuncia di uno degli assegnatari, quelli che seguono dovranno scalare nella posizione, e dunque anche nella postazione da occupare. A partecipare al bando per gli otto chioschi sono dieci ditte; ad aprile 2016 arrivano le assegnazioni provvisorie e dunque anche alle due esclusioni. Quando la commissione verifica i requisiti degli assegnatari, il numero degli ammessi scende a cinque, il che comporta anche la redistribuzione degli spazi. 

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