C'è un lungomare da allestire in pochissimi giorni ed il Comune rischia di nuotare in acque molte agitate e senza ciambella di salvataggio. Con la vicenda dei chioschi attenzionata dalla polizia e ferma alla mancata firma dei contratti, con il senso unico da invertire in tempi ridotti e con gli interventi economici in zona Cesarini per sistemare le passerelle, un'altra grana da gestire è quella della gara del salvataggio, ancora ferma. Il 15 giugno i bagnini dovranno essere operativi sulle spiagge libere ma la gara 161 per tre mesi da 92mila euro relativa ai servizi indispensabili per le spiagge libere, è ancora alla fase di verifica del secondo classificato. La società arrivata prima è stata esclusa per un ribasso anomalo dell'offerta e aveva presentato una richiesta di accesso agli atti. Allo stato attuale gli uffici hanno chiesto al secondo di dimostrare la congruità del prezzo offerto e contano di assegnare il servizio la settimana prossima. Con questi tempi si arriverà sul filo di lana a metà giugno. Secondo la consigliera di Forza Italia Giovanna Miele si tratta, anche su questo fronte, di un ritardo inaccettabile: "A questo punto non sappiamo cosa aspettarci, se un'ordinanza contenente il divieto di balneazione nelle acque antistanti le spiagge libere, oppure un altro servizio spacchettato e assegnato in urgenza con affidamento diretto, come si è fatto per il taglio dell'erba".
Altra tegola sull'estate del litorale: a rischio il servizio di salvataggio sulle spiagge
Latina - Il bando dei bagnini è ancora in alto mare e l'amministrazione non trova una via d'uscita