Gli incivili non possono vincere. Meglio cambiare l'appalto che continuare a vedere cassonetti pieni di spazzatura e rifiuti abbandonati vicino ai bidoni stradali. Non se ne può più. A pagare, a fronte di pochi indisciplinati, è l'intera cittadinanza. Ora il Comune di Monte San Biagio sta lavorando all'ipotesi di cambiare l'appalto della nettezza urbana. L'idea è quella di passare da una raccolta differenziata "mista", come accade oggi, a una raccolta porta a porta "integrale". Spieghiamoci meglio. Attualmente il prelievo domiciliare dei rifiuti avviene soltanto per le frazioni di carta, plastica, organico umido e secco. Per le frazioni di vetro e metallo si è rimasti indietro, con i cassonetti tradizionali ancora posizionati in strada. Un sistema ibrido superato, retaggio di un sistema ormai obsoleto. Monte San Biagio è stato uno dei primi Comuni in terra pontina a convertirsi alla differenziata porta a porta. Parliamo di diversi anni fa quando si preferì un sistema non troppo rivoluzionario rispetto alle abitudini dei residenti. I risultati sono stati comunque positivi ma è arrivato il momento di compiere il salto di qualità.
Bisogna cambiare. Il Consiglio comunale ha dato mandato agli uffici di verificare la possibilità di superare l'attuale gestione. Non sarà un cambiamento immediato: occorre infatti valutare la fattibilità economica attraverso una ridefinizione del capitolato d'appalto e del contratto in essere con la società municipalizzata "Multiservizi Monticelli". L'ultimo piano finanziario dei rifiuti ammonta a circa 800mila euro l'anno. Bisognerà fornire nuovi mastelli, prevedere più turni di lavoro e perché no un aumento di mezzi e personale. Insomma le spese vanno incontro a una crescita sensibile. Si tratterà, in altre parole, di rimodulare il servizio e di far quadrare i conti tra costi in più e benefici dal punto di vista del decoro urbano e dell'aumento della frazione differenziata in modo corretto, con meno spese per la discarica. Si deve anche cercare di limitare i ritocchi in bolletta: se aumentano le uscite dovranno per forza di cose lievitare pure i ricavi. Come rilevato dal sindaco Federico Carnevale si registra anche un aumento dei costi per lo smaltimento perché la raccolta stradale non incentiva una differenziata corretta, oltre ad attirare avventori dagli altri Comuni che abbandonano la propria spazzatura vicino ai cassonetti. Il motivo principale resta comunque quello delle discariche abusive. All'ufficio Ambiente, si specifica nella delibera di Consiglio approvata dall'amministrazione cittadina, sono depositate documentazione fotografica, relazioni e segnalazioni della polizia locale che mostrano il fenomeno in tutta la sua gravità.