Non c'è pace per le gare del Comune di Latina che tra ritardi, intoppi e contestazioni sembrano tutte nascere sotto una cattiva stella. Ora una nube nera si addensa su una delle procedure in atto più importanti, quella del trasporto pubblico locale il cui valore stimato del servizio è pari a 23.635.000 euro oltre iva per un periodo contrattuale di 6 anni. Il bando sospirato da tempo (nelle more di 14 proroghe consecutive in sei anni) e arrivato dopo l'approvazione degli atti per ben due volte sotto la gestione commissariale, poi bloccato dalla giunta Coletta e ritornato in pista con il nuovo dirigente Aldo Doria a dicembre, ora rischia un nuovo imbarazzante stop. Sarebbe infatti arrivato un reclamo da parte di un soggetto interessato a partecipare dopo che si è aperta la fase di pubblicazione (in corso fino al 10 luglio). In sostanza sono state eccepite delle anomalie sui criteri di valutazione e sui punteggi illustrati nel bando, osservazioni su cui l'ufficio Gare deve produrre dei chiarimenti con il supporto dei Trasporti ma tanto è bastato per "incartare" la macchina. Il problema è stato affrontato anche in una riunione dei dirigenti e qualcuno avrebbe suggerito di fare una rettifica tramite il Rup e correggere il punteggio contestato dal momento che ancora non sono state presentate offerte, ma è una ipotesi che non si vuole praticare senza verificare con assoluta certezza che non si tratti solo di un cavillo. Sulla gara si registra anche l'intervento del comitato Bugia Blu di Massimo de Simone che solleva dei dubbi proprio sull'attribuzione dei punteggi. Secondo De Simone dal momento che all' offerta tecnica vengono attribuiti 80 punti, mentre all'offerta economica 20 punti ci si trova di fronte ad una suddivisione sbilanciata tra prezzo e qualità anche in relazione ad altri bandi similari. «Al punto n.20 del disciplinare sono suddivisi i 20 punti, sui 100 totali, relativi all'offerta economica, in base alle regole di seguito indicate: con l'aggio riconosciuto al Comune sui titoli di viaggio espresso in percentuale si ottengono 5 punti, con l'incremento della produzione chilometrica contrattuale attraverso l'integrazione della rete di servizio espressa in chilometri di percorrenza su base annua si arriva a 10 punti, con l'offerta sulla locazione degli spazi pubblicitari sui mezzi espressi in percentuale in aumento sul prezzo a base d'asta si euro/anno 50.000: 5 punti». Per De Simone la seconda regola ha poco a che fare con l'offerta economica, rientrando invece per caratteristiche nell'offerta tecnica di tipo quantitativo. La rilevanza economica si ridurrebbe così di fatto a soli 10 punti su 100. Ma analizzando bene anche gli altri due punti si evince che sono esprimibili in percentuali rispetto ad importi parziali, non rispetto all'importo complessivo. In parole povere ci pare che il criterio adottato nel bando sia alquanto sproporzionato, la parte economica sia eccessivamente trascurata, se vogliamo quasi inesistente, con possibile penalizzazione anche della libera concorrenza e soprattutto della economicità dell'affidamento. C'è da dire però che offrire un chilometraggio in più non sembrerebbe una offerta tecnica perché ha un valore economico e corrisponde ad un costo, uno dei punti che gli uffici avevano inserito in questi termini proprio perché incidono sul valore del finanziamento. Ora è da vedere come gli uffici chiariranno rispetto alle contestazioni.