Un milione di euro per dei lavori durati molti anni.
Stiamo parlando della zona di via della Fornace, con quest'ultima che non manca di mostrare dei punti abbastanza stretti.
L'ammontare dei lavori si apprende da un documento in cui l'amministrazione ha approvato la rendicontazione finale alla Regione, che ha finanziato l'opera, richiedendo il saldo dei pagamenti previsti. L'iter dell'opera, croce dei residenti durante i lavori e non certo delizia neanche oggi per la strana traiettoria descritta, cominciò addirittura nel giugno 2008, quando la Giunta comunale dell'epoca approvò il progetto preliminare che venne poi finanziato a novembre dalla Pisana.
A seguito di alcune prescrizioni del genio civile, l'iter si allungò fino a un nuovo progetto datato agosto 2010. Nell'ottobre dello stesso anno avvenne l'affidamento alla ditta "Di Cori" di Artena, che nel giugno 2012 si trasforma in SM Edilizia. Ad agosto dello stesso anno il responsabile della direzione dei lavori si dimette per motivi personali. Durante il cantiere qualcosa non va: in località Ponte Boccetta, pressappoco al centro del tragitto, il raccordo dei due tratti di strada che lì scendono per unirsi nel punto altimetricamente più basso del percorso, non vede combaciare le strade. Per permettere all'opera di andare avanti, nel giugno del 2016 viene approvata una perizia di variante. L'incedere a singhiozzo dei lavori viene scandito dalle proteste dei residenti, stanchi di vivere in un cantiere. Cantiere che si chiude, finalmente, nel novembre 2016. Lo scorso mese di aprile è stata quindi apposta la segnaletica definitiva sul nuovo percorso completamente riasfaltato, producendo anche la certificazione finale dei lavori dopo che gli stessi sono stati collaudati da un architetto appositamente incaricato.
E pensare che all'inizio, il tutto sarebbe dovuto durare 141 giorni.