Dopo quattro giorni di tempesta scatenata a colpi di pec che hanno coinvolto 60 Comuni, dieci uffici regionali, la Provincia, la Prefettura, la Asl e l'Arpa, domani mattina ci sarà la prova del nove circa la tregua sui rifiuti. Infatti con una nota ufficiale inviata alle 20.40 di sabato l'amministratore della società che gestisce l'impianto di Aprilia, Fabio Altissimi, ha dichiarato che avrebbe ottemperato all'ordinanza della Presidente della Provincia a partire dal primo giorno feriale, ossia oggi. Ma quel documento pone fine solo all'emergenza non ai problemi del ciclo dei rifiuti o al suo controllo, né ai rapporti non definiti tra Rida, Regione e Provincia di Latina. Le controdeduzioni di Rida che corredano il sì alla riapertura, infatti sono pesantissime sul piano legale e, soprattutto, mettono in luce il fatto che la competenza ad intervenire in questa circostanza sarebbe stata della Regione, che ha delega specifica, e non della Provincia che è un organo sottoposto e senza competenza specifica. Fin qui la posizione di Rida. Ma, nei fatti, l'ordinanza della Presidente Eleonora Della Penna, ha creato un precedente importante per il caso rifiuti. D'ora in poi Rida più difficilmente potrà impuntarsi e chiudere i cancelli ai camion provenienti dai Comuni, pur adducendo motivazioni derivanti da scelte regionali. Perché anche in futuro la Provincia potrà intervenire con ordinanza basata sulla necessità di svolgere un servizio essenziale e di evitare problemi sanitari e ambientali.

"Non si tratta di un nostro passo indietro - fa sapere Altissimi attraverso una nota -  semplicemente stiamo rispettando un ordine ma la nostra battaglia legale non finisce qui e sin da ora mi duole ammettere che non possiamo garantire sul processo di smaltimento di rifiuti".