Una forma tumorale tanto rara quanto aggressiva: il mesotelioma avanza in provincia di Latina. Sono cento i casi registrati secondo l'ultimo rapporto del Registro Mesoteliomi del Lazio.
Ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini (74 casi), ma la neoplasia non risparmia pure le donne (26). La quasi totalità dei casi attualmente rilevati del tumore si riferisce a mesotelioma pleurico, ed è correlata all'esposizione alle fibre aerodisperse dell'amianto, con una latenza temporale elevata (15-45 anni) e un decorso di 1-2 anni.
Dei 1122 casi registrati nel Lazio relativamente agli ultimi 15 anni, 844 casi (75%) sono risultati certi (conferma cito-istologica, immunoistochimica e diagnostica per immagini), 109 (10%) probabili (corroborati da referti istologici con elementi di dubbio, o dai soli referti citologici) e 169 (15%) possibili (corroborati solo da evidenze clinico-radiologiche in assenza di conferma cito-istologica o dal solo certificato di decesso con dizione di mesotelioma).
Considerando i casi certi, probabili e possibili, la classe di età maggiormente rappresentata è quella oltre i 65 tra gli uomini e oltre i 74 anni tra le donne.
L'età media alla diagnosi è stata di 70 anni negli uomini e nelle donne. L'attività svolta dal Registro ha consentito di stimare l'incidenza del Mesotelioma per tutte le sedi nella Regione Lazio nel periodo 2001-2015, che è pari a 3,7 per 100.000 abitanti tra gli Incidenza di Mesotelioma nel Lazio 7 uomini (l'anno scorso era pari a 3,3) e 1,1 per 100.000 abitanti tra le donne (standardizzata sulla popolazione italiana del 2011).
Per quanto riguarda la valutazione retrospettiva dell'esposizione ad amianto, il 73% dei casi è stato sottoposto ad intervista (con un netto incremento rispetto all'anno scorso, +7%), il 27% degli uomini e il 35% delle donne ha rifiutato o non è stato reperibile o deve essere ancora contattato. Nel 68% degli uomini e nel 8% delle donne, l'esposizione ad amianto è stata considerata professionale.
Il 10% delle donne hanno subito un'esposizione familiare (sia casi coniugali che casi dovuti all'esposizione professionale del padre o di altri congiunti). Rimane sempre elevata la frequenza delle esposizioni ignote (41%) soprattutto tra le donne.
La fonte principale di segnalazioni rimane negli anni il Sistema Informativo Ospedaliero (39%); anche la percentuale dei casi notificati dai servizi di anatomia patologica è stabile rispetto all'anno precedente, mentre risulta in lieve aumento la quota di notifiche ospedaliere.
Esposizione all'amianto, aumentano i casi di persone affette da mesotelioma in provincia
Latina - Sono cento i pazienti registrati secondo l’ultimo rapporto del Registro Mesoteliomi del Lazio