Nel mare di problemi in cui naviga (a fatica) il trasporto pubblico locale della città di Latina, non ci sono soltanto le criticità relative al rapporto tra il Comune e il nuovo bando per l'affidamento del servizio, attualmente ancora in proroga (l'ennesima) all'Atral, ad un nuovo gestore. Esiste infatti tutta un'altra serie di problematiche di cui si discute poco in Municipio, che al momento ha come priorità il bando, ma che vengono continuamente evidenziate in strada da chi usufruisce quotidianamente del servizio: i cittadini.
Spesso si è parlato delle corse in ritardo o addirittura saltate. Altre volte è stato evidenziato come gli orari riportati in molte fermate non corrispondo a quelli reali, oppure il fatto che l'aria condizionata nei mezzi non funziona. Poi ci sono quelle occasione in cui si resta a piedi perché il bus di turno ha un malfunzionamento, visto che il parco mezzi è alquanto datato.
Ora sorge un "nuovo" problema: dove si comprano gli abbonamenti per il trasporto pubblico locale? Ad accendere i riflettori sul caso è il consigliere comunale del Pd, Nicoletta Zuliani, che lancia un appello al presidente della Commissione Trasporti, Francesco Giri, raccontando la storia di una signora e delle sue difficoltà nel reperire l'abbonamento. La donna, che doveva acquistare il titolo di viaggio, si è recata prima alla biglietteria delle autolinee, ignara del fatto che l'ufficio di riferimento è chiuso da ben due anni. Allora si è recata nelle attività commerciali vicine, quali bar e tabacchi, ma qui ha trovato solo rivenditori di singoli biglietti che le hanno suggerito di recarsi nella biglietteria di riferimento alle autolinee (quella chiusa da due anni).
La donna ha così pensato di recarsi presso l'Ufficio per il Turismo del Comune per avere informazioni precise sul caso, ma anche qui ha ricevuto la stessa risposta: l'abbonamento viene venduto dalla biglietteria delle autolinee (si, sempre quella chiusa da due anni).
L'ultimo tentativo, sempre su consiglio dell'Ufficio, è stato recarsi presso il deposito bus vicino alle autolinee, dove le è stato consegnato un foglio con gli orari dei bus per il mare e un numero di telefono a cui però nessuno risponde. Insomma, un gran numero di tentativi e neanche una singola informazione utile.
L'appello di Zuliani, pubblicato su Facebook, ha dato vita ad un vero e proprio dibattito: c'è chi dice che gli abbonamenti si possono fare solo tramite internet (cosa che potrebbe risultare complicata per un'anziana), qualcun altro invece ribadisce che gli abbonamenti possono essere ritirati nei bar e nell'edicola vicino alle autolinee, proprio come i biglietti, mentre su internet è possibile acquistare le agevolazioni tariffarie che la Regione Lazio concede in base al reddito cosa che tratto personalmente.
Una versione che viene immediatamente contraddetta da più di qualcuno che ha spiegato di essersi recato personalmente presso le attività commerciali vicine senza aver trovato un abbonamento. Un paradosso che sembra essere tutt'altro che una novità: i titoli di viaggio sono introvabili da tempo. Insomma, tutti ipotizzano e nessuno sa davvero dove si possa comprare un abbonamento. E ora, come spiegato da Zuliani, il presidente della Commissione Francesco Giri si è attivato per riuscire a fare luce sul caso. È questo è solo l'ultimo dei tanti disagi del vasto contenitore di problemi quale è il servizio dei trasporti pubblici, fatto di scarsa informazione e di un alto tasso di evasione (anche se, in questo caso, la colpa non è attribuibile soltanto ai pochi controlli, ma anche a chi evade le regole).