Chiedono più controlli contro lo spaccio e gli schiamazzi, vogliono telecamere, sampietrini nuovi, le luci dove mancano, la riqualificazione del parco di via D'Annunzio, disinfestazione, divieti di sosta, perfino bagni pubblici in stile Croazia. E sono anche disposti a capire, se il sindaco dice: «Dobbiamo andare per gradi, non abbiamo tutti i soldi». Ma quando Nicola Procaccini se ne è uscito che da quest'anno l'isola pedonale su Corso Anita Garibaldi partirà dalla chiesa del Purgatorio e non da via Assorati, e si potrà accedere coi mezzi a motore solo entro le 20, è scoppiato il putiferio.

Riunione di fuoco quella convocata lunedì pomeriggio dai residenti e dai commercianti nel centro storico alto. In una sala affollatissima, composta da abitanti storici ma anche da chi ha acquistato casa da poco, il primo cittadino alle 18 e qualche minuto è arrivato, da solo, per parlare di diverse questioni. Blatte, cantieri infiniti, accessi difficili, una pulizia non sempre impeccabile, i sampietrini dissestati, i turisti che avrebbero bisogno di parcheggi, di una navetta. Insomma, problemi seri, alcuni di vecchia data, altri in via di soluzione. Ma al di sopra di tutto, anzi al di là del bene e del male, a catturare la scena ben presto è arrivata, lasciata non a caso all'ultimo punto della discussione, la questione viabilità. Meglio: l'isola pedonale.

Perché Monaco, la Croazia, gli Usa vanno bene come esempi di senso civico, di decoro e buon turismo. Per dire, ad esempio, che la colonia felina in piazza Santa Domitilla fa cattivi odori. Per dire che il centro storico deve essere considerato un gioiello. Ma si badi bene: almeno con gli scooter i residenti devono poter rincasare anche durante l'isola pedonale. Su questo non ci sono discussioni. A Monaco non si fa? Pazienza. Qui bisogna portare la spesa. E poi «Che devo stare in prigione a casa mia?».

C'è chi ha già annunciato ricorsi, chi ha menzionato circolari del ministero dei Trasporti e chi, senza mezzi termini ha dichiarato: «Io passo lo stesso». A casa, ognuno, ci vuole arrivare almeno con lo scooter. E ci è mancato poco anche si finisse alle mani tra gli "integralisti" dell'isola pedonale e chi, invece, chiede delle eccezioni. «Io vivo nel centro storico da 40 anni», ha urlato una signora come a rivendicare un diritto di sangue. «E io che ci vivo da 20 sono da meno?», la risposta. E via così. La bagarre ha avuto l'effetto di cancellare le prime due ore di discussione, pure pacate e su problemi seri. Una parte di residenti esige che l'incrocio tra corso Anita Garibaldi e piazza Assorati (una piazza adibita a parcheggio), sia lasciato accessibile. Così che si possa entrare con le auto, almeno con gli scooter. Stesso discorso il vicoletto della chiesetta di San Giovanni. Ma il sindaco Procaccini non ha fatto una piega. «L'isola pedonale è isola pedonale. Entro le 20 potete entrare, poi no fino alla riapertura. Una questione di sicurezza, e di bellezza». Mugugni e urla a non finire.

Si partirà probabilmente il 29 giugno e il comandante della polizia locale Michele Orlando ha assicurato un pattugliamento continuo del centro storico. È in arrivo anche la segnaletica per il parcheggio in via Sanniti. «Non solo per le ore di isola pedonale, ma tutto il giorno il parcheggio sarà riservato ai residenti» ha detto il sindaco. I quali dovranno procurarsi il tagliando in Comune. Altrimenti è rimozione e multa. Ma c'è da giurarci che non è finita qui sull'isola pedonale. C'è chi annuncia barricate. I residenti più recenti, innamorati del centro storico tanto da acquistare una casa, invece hanno preferito tacere. Davanti alla battaglia su chi vive da più tempo a Terracina alta, si sono sentiti dei nanerottoli.