Sono rimasti a dir poco interdetti i pendolari che ieri mattina, alla stazione di Sezze Romano, alle 8.18 aspettavano il treno regionale 2382 proveniente da Napoli e diretto a Roma Termini. Se il ritardo di un solo minuto, accumulato tra le stazioni di Priverno Fossanova e la stessa Sezze non fa più notizia, il treno che i passeggeri dello scalo setino, così come accaduto a quelli saliti prima di loro a Priverno, ha destato scalpore e anche sdegno. Come riportato anche nel gruppo Facebook "Pendolari Stazioni di Sezze e Priverno", uno dei tanti gruppi nati per documentare i disservizi di Trenitalia nel Lazio, e composto da pendolari che quotidianamente sono in transito sulla ferrovia per motivi di lavoro o di studio, anziché uno dei nuovissimi Vivalto tanto reclamizzati dalla Regione, o anche qualche convoglio di qualche anno più vecchio, ma comunque accogliente e funzionale, si sono ritrovati davanti il Treno 76, un convoglio vecchio e piccolo, di solito in servizio nelle tratte regionali a Napoli e dintorni. Il treno, formato da sole tre carrozze passeggeri più quelle locomotrici, ha costretto i passeggeri saliti a Sezze, come una parte di quelli saliti dieci minuti prima a Priverno, a viaggiare in piedi. La stessa segnalazione corredata con foto eloquenti, recita: «Sono passati poco più di 2 mesi dall'inaugurazione di un nuovo treno Vivalto per il Lazio e oggi la Regione che fa? Ci manda un treno stravecchio, scassato in tutte le sue parti (tendine, luci, sedili) e led che segna la prossima fermata ‘Casalnuovo'. Un treno formato da 3 carrozze per un bel viaggio in piedi per tutti quelli che sono saliti a bordo del 2382 almeno a partire dalla fermata di Sezze».