Regole chiare per la fruizione del lago di Paola di Sabaudia, con un vero e proprio censimento delle imbarcazioni autorizzate a solcarne le acque. È il primo effetto dei protocolli sottoscritti tra la proprietà, la Comunione Eredi Scalfati, e i circoli remieri. Ora, essendoci un elenco di tutti i mezzi compresi quelli dell'azienda che si occupa di itticoltura e del battello turistico, l'avvocato Andrea Bazuro – amministratore unico della Comunione Eredi Scalfati – ha chiesto l'autorizzazione all'Ente Parco per il nulla osta di sua competenza.
Il tema della navigabilità del lago è da anni al centro di accese discussioni. Ora si sta cercando di fare ordine consentendo a determinati mezzi (quelli necessari per attività sportive o turistiche) di transitare nel bacino.
Come si diceva, è stato fatto un censimento delle imbarcazioni. Ora le stesse verranno contrassegnate con una bandiera da esporre, in modo tale da facilitare i controlli e individuare in modo alquanto semplice episodi di navigazione irregolare, che saranno sanzionati dalle autorità preposte in base a quanto prevede la normativa vigente. Si tratta dunque di fissare regole chiare per migliorare la fruibilità del lago.
Nell'istanza inoltrata al Parco nazionale del Circeo e anche al suo direttore, il dottor Paolo Cassola, gli Scalfati evidenziano alcuni aspetti relativi anche al numero di mezzi effettivamente presenti nelle acque del lago. In simultanea – si legge nella nota – ce ne saranno al massimo dieci o dodici in concomitanza con eventuali eventi o manifestazioni sportive. Per quanto riguarda invece il battello turistico, questo non fa più di 20-30 uscite l'anno. Soprattutto per portare i visitatori alla villa di Domiziano. È notizia recente, per quanto riguarda quest'ultimo sito archeologico, la riapertura del pontile per l'attracco dal lago di Paola. A occuparsene sarà la proprietà Scalfati, che ha ottenuto anche il placet della Soprintendenza.
Più regole per le barche che navigano sul lago, arriva il censimento dei natanti
Sabaudia - I mezzi saranno contrassegnati con una bandierina di riconoscimento, chiesto il nulla osta al Parco