Tecnicamente si chiama Piano di sviluppo rurale, nella pratica sono diversi milioni di euro che l'Europa stanzia nel suo programma di aiuto alle zone rurali. Anche per lo sviluppo e la tutela delle foreste dagli incendi. Ed è su questi fondi, previsti per il 2014-2020 e veicolati dalla Regione Lazio, che sta puntando il Parco nazionale del Circeo, proprio in questi giorni assediato dagli incendi. Il direttore Paolo Cassola ha sul tavolo un bando della direzione regionale Ambiente e Sistemi naturali che consentirebbe di ottenere un sostegno economico fino al 100% delle spese per progetti di tutela.

Si punta su infrastrutture, prevenzione e comunicazione. Il piano può ad esempio finanziare una nuova logistica del soccorso e dell'intervento in caso di emergenze. Piste, punti di approvvigionamento idrico, aree di atterraggio di elicotteri, che rappresentano strumenti indispensabili per raggiungere in tempo utile il fronte del fuoco e spegnerlo. Quanto alla prevenzione, saranno le buone pratiche - una per tutte la costante manutenzione - a garantire l'allontanamento del rischio. Il piano prevede il finanziamento del ricorso ai pascoli per ridurre la crescita della vegetazione, ma anche di strumenti per la pulizia delle aree e infine il rimboschimento delle zone danneggiate. Va da sé che tutto funzionerà solo se ci sarà una dotazione adeguata in termini di comunicazione: ponti radio, antenne, geolocalizzatori, telecamere. Usn apparato tecnologico consentirebbe anche una riduzione dei costi del controllo.

Intanto il prossimo anno partirà un altro progetto in cui il Parco del Circeo è vero protagonista. Si tratta dell'Aib, il nuovo piano anti incendio boschivo approvato dal ministero dell'Ambiente, il quale ha individuato proprio nell'area protetta del Circeo l'ente che porterà avanti la «azione pilota a supporto degli Enti parco nazionali», grazie alla buona cartografia delle vegetazione e alla copertura completa del territorio con immagini "Lidar". L'appalto è già stato affidato. Se ne occuperà l'Accademia italiana di Scienze forestali, fondazione senza scopo di lucro considerata, scrive il ministero, «unico operatore economico presente sul mercato di riferimento». Costo, 37.820 euro.