L'ordinanza d'interdizione alla navigazione sotto il ponte del Sisto potrebbe arrivare da un momento all'altro. Per adesso la situazione resta la stessa delle ultime settimane ma tra gli ormeggiatori c'è il timore che nel pieno della stagione estiva arrivi la "mazzata" che metterebbe in ginocchio le loro attività. Secondo la Provincia il ponte è pericoloso e va demolito subito, anche se siamo in pieno agosto. Tra le istituzioni coinvolte c'è un braccio di ferro su chi debba emettere il provvedimento. La Provincia, competente per il ponte che ricade sulla strada Badino, "scarica" la responsabilità sulla Regione, che rilascia le concessioni per gli attracchi, e sul Comune in quanto il sindaco è il responsabile della sicurezza. Di parere diverso il primo cittadino di Terracina Nicola Procaccini che nella riunione fiume di venerdì in prefettura si è opposto con fermezza all'ipotesi. L'orientamento sembra essere quello di tenere chiuso il ponte e rimandare l'abbattimento alla fine della stagione turistica. Un modo per salvare almeno il settore della nautica che subirebbe un colpo micidiale dalla chiusura della navigazione. Nell'affare sono coinvolte un migliaio di barche, ha sottolineato Procaccini.
Gli ormeggiatori sono preoccupati. «Dire che siamo avviliti è riduttivo» ci spiega Antonella Magnani, già presidente del consorzio Porto del Sisto. «Abbiamo fatto tutti i contratti con i nostri clienti, come spieghiamo che nel pieno delle loro vacanze c'è il rischio che si possa chiudere la navigazione? Così si cacciano i turisti». Gli operatori ci raccontano anche del disagio che stanno vivendo per spiegare a tanti diportisti che chiedono informazioni, allarmati dalle notizie sul Sisto. «È un dramma - insiste Magnani - abbiamo pagato da poco le concessioni alla Regione. È assurdo rendersi conto soltanto adesso, nelle settimane a cavallo tra luglio e Ferragosto quando si registra il pieno, che il ponte deve essere demolito con somma urgenza».
Va specificato che allo stato attuale tutto è rimasto come prima. Non c'è alcuna ordinanza che vieti il passaggio sotto il ponte anche se la Provincia è intenzionata ad accelerare i tempi. Proprio questa volontà di andare fino in fondo nel più breve tempo possibile è la vera novità emersa dal confronto in prefettura venerdì mattina. L'impressione è che molto dipenderà anche dalla possibilità di spostare senza conseguenze i servizi - acqua, fogne, energia elettrica - che attraversano il ponte. Non è un lavoro che si può fare in un paio di giorni. Su questo il partito dei contrari all'abbattimento cercherà di fare leva per evitare la demolizione immediata della struttura.