Il caso alzò un polverone inaspettato. Polemiche, accuse, perfino l'intervento dei familiari del protagonista di una querelle che soltanto alcuni mesi fa aveva infiammato le cronache locali. Ma oggi, a cinque mesi da quel battage mediatico sulla decisione del Comune di intitolare piazza Cavour a Pietro Ingrao, sembra essere calato il silenzio. L'amministrazione guidata dal sindaco Andrea Antogiovanni, intenzionata a intitolare il luogo simbolo del paese al padre nobile della Sinistra italiana nonché cittadino illustre di Lenola, deceduto all'età di cento anni nel 2015, ha fatto tutto ciò che doveva. E cioè ha trasmesso gli atti alla prefettura di Latina e alla Soprintendenza. Gli enti dovranno esprimere il proprio parere favorevole per dare il via libera al cambiamento. Ma almeno per adesso l'iter sembra essere rimasto in sospeso. Non che ci voglia chissà quanto tempo per approvare il cambio di toponomastica di una piazza. Ma evidentemente i tempi della burocrazia sono questi. D'altronde bisogna anche sottolineare che da parte dell'amministrazione comunale di Lenola non c'è stato più alcun intervento pubblico a sollecitare gli enti ad accelerare le procedure o comunque a portare a conclusione il tutto. Forse si vuole evitare che sul caso della piazza intitolata a Cavour ma che cambierà nome dopo l'intitolazione a Ingrao scoppi nuovamente la polemica. Lo scorso mese di marzo era stato il sindaco ad annunciare la volontà di dedicare il luogo centrale del paese al leader del Partito comunista italiano e presidente della Camera dei deputati. Più di qualcuno si era opposto all'idea, chiedendo di mantenere intatto il nome della piazza simbolo delle radici lenolesi e denunciando l'assenza di coinvolgimento della cittadinanza in questa decisione.
Da piazza Cavour a piazza Ingrao, pratiche rimaste in sospeso per l'intitolazione
Lenola - Dopo le polemiche dei mesi scorsi gli atti sono stati inoltrati a prefettura e soprintendenza