Don Peppino Mustacchio, in rappresentanza dell'ente proponente, l'ha definito la realizzazione di un sogno e «il risultato della determinazione di una città». Determinazione ad aiutare chi resta indietro, i più poveri. Una mensa cittadina, ospitata nei locali del complesso religioso Don Orione, meditata a lungo dalla comunità ecclesiale e che grazie a un progetto finanziato dalla Regione chiamato "Pane&Diritti" ora sarà in grado di fornire un pasto caldo alle famiglie in difficoltà. Cucine nuove, adeguamento dei locali, impianti a norma, grazie ai 95.500 euro ottenuti con un bando regionale e a una rete di associazioni che ha deciso di mettere a disposizione le proprie competenze.

La presentazione si è tenuta ieri mattina nei locali rimessi a nuovo, alla presenza dell'assessore regionale Rita Visini, l'assessore alle Politiche sociali Roberta Tintari, la responsabile del progetto Cecilia Calò, Don Peppino Mustacchio, Lilli Capasso e due avvocati, Elio Zappone e Paolo De Arcangelis, che gestiranno uno sportello di assistenza legale. Il progetto ha natura interdistrettuale, dunque è aperto a tutti i Comuni del comprensorio, e infatti erano presenti all'incontro anche due delegati dei Comuni di Monte San Biagio e Fondi. L'auspicio, espresso sia da Tintari che da Visini, è che dalla mensa possa nascere un vero e proprio osservatorio sullo stato delle povertà. In campo, 250 volontari inviati dalle parrocchie, mentre sono stati già erogati quasi 1700 pasti. «Per l'80% le richieste provengono da cittadini italiani - ha spiegato Lilly Capasso, del comitato nato qualche anno fa quando, nel 2014, si decise di realizzare una mensa - ad oggi circa 70 persone, destinate ad aumentare con l'allargamento della platea ad altri centri».
Due le associazioni invece che faranno assistenza legale. Si tratta di "Progetto Diritti" e di "Articolo Ventiquattro". «Questo servizio integrato - hanno spiegato Zappone e De Arcangelis - arriva dopo l'esperienza in altri centri, consapevoli che spesso lo stato di marginalità è contornato da problemi di natura legale difficili da risolvere autonomamente».

L'assessore Visini ha raccontato quanto fatto dalla Regione, dalla riforma del Welfare, «la più vasta della Regione con 13 milioni di euro» alla lotta alla povertà: «Ora occorre instaurare un patto», ha concluso, «tra tutti i protagonisti del Terzo Settore, che non è più l'erogatore ma parte attiva nella progettazione delle politiche sociali». La mensa sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 18 alle 19.