Può bastare alzare lo sguardo e vedere volare un gheppio per sentire davvero il territorio. Una sensazione forte, quella che si prova quando si vede un animale, un tempo ferito, tornare alla natura, con tutta la sua forza. Ed è questo che decine di bambini hanno imparato domenica scorsa a Fogliano nel corso di un'attività promossa dal Reparto Carabinieri Biodiversità per fare conoscere l'attività del Centro di Tutela Fauna Selvatica. Un polo importantissimo a cui fanno riferimento le province di Latina e Frosinone. Il maresciallo Roberto Mayer ha iniziato l'attività mostrando alcuni animali «alieni». Prima un «drago barbuto», un rettile in parte simile ad un'iguana del tutto innocuo trovato mentre attraversava tranquillamente la strada. Poi una tartaruga alligatore rinvenuta invece a Cori. Ovviamente questi animali non sono stati liberati, in questi casi quello che si prospetta è l'ospitalità in un bioparco. Ma ogni animale «alieno» rappresenta un pericolo per la fauna autoctona e quindi il maresciallo Mayer ha spiegato ai bambini come il capriccio di chi acquista questi animali spesso esotici, possa in realtà ripercuotersi sul territorio oltre che sugli animali stessi. Poi è arrivato il momento più atteso, quello in cui sono stati liberati prima i rapaci e poi le tartarughe questa volta autoctone. Quattro civette, quattro gheppi, una poiana, un allocco sono tornati a volare lanciati direttamente dalle mani dei bambini con l'aiuto del maresciallo Mayer e di Giulio Pisa dipendente del Centro. Cosa hanno imparato i bambini? Innanzitutto che i primi a dovere tutelare ciò che ci circonda siamo noi. È questo uno degli obiettivi principali del Centro di Tutela Fauna Selvatica e cioè quello di fare capire come le soluzioni esistano in natura e quanto un gesto a volte semplice come quello di raccogliere un uccellino e di portarlo a casa sia in realtà sbagliato. Poi l'importanza delle professionalità alle quali ci si può rivolgere per soccorrere un animale. Presenti anche le guardie zoofile Angez di Ardea, l'associazione Amici del Cane di Latina e le Guardie Nazionali Ambientali di Ardea. Sul posto anche il responsabile dei guardaparco della Riserva di Tor Caldara, Vittorio Castellana una realtà questa che spesso lavora in simbiosi con il Centro di Tutela della Fauna a Fogliano. In cura, presso il centro non ci sono solo rapaci ma anche volpi, tassi, un bellissimo esemplare di capriolo venuto da Sora. Si tratta spesso di animali feriti da colpi di arma da fuoco, ma vengono ospitati e curati anche piccoli che cadono dal nido o animali che urtano auto o cavi elettrici. Nel personale c'è personale addetto ma da tutta la provincia in caso di necessità veterinari Asl e non solo si offrono per le emergenze. Lo scorso anno sono transitati per il centro ben 400 animali, la percentuale di guarigione è del 30 - 40% in media. Quello del centro è un lavoro importantissimo, svolto con amore che trova il suo riconoscimento più gradito e atteso in giornate come quella di domenica.