I 432mila euro oggetto dell'ordinanza anticipatoria emessa dal giudice del Tribunale di Roma su richiesta della "Servizi Industriali" contro il Comune di San Felice Circeo sono già iscritte in bilancio perché dovute dall'ente. A precisarlo in una nota sono i consiglieri comunali Eugenio Saputo, Egidio Calisi e Luciano Magnanti. Il Comune – scrivono – per i servizi svolti doveva effettivamente una somma pari a 467mila euro, «non corrisposta perché la stessa società non aveva provveduto a emettere le apposite fatture». Poi la contestazione delle fatture presentate dalla società, che chiedeva il pagamento di circa 750mila euro. A quel punto, essendoci il «no» del Comune, si è finiti nelle aule di giustizia. La precisazione delle conclusioni di questa querelle è prevista per settembre, ma intanto - dicevamo - il giudice ha riconosciuto alla società 432mila euro circa. Le somme che il Comune, in pratica, sapeva di dover pagare - come spiegano i consiglieri nella nota -. Dalla cifra di 467mila euro circa sono stati sottratti 34.792 euro. Importi che - scrivono Saputo, Calisi e Magnanti - il Comune di San Felice Circeo ha corrisposto direttamente al personale dipendente della "Servizi Industriali" in base agli interventi sostitutivi. «Tale somma - concludono facendo riferimento ai 432mila euro - è già stata iscritta in bilancio».