Risparmiati circa 2 milioni di euro di debiti, e sugli altri 2,4 milioni la partita è ancora tutta da giocare. Questo il senso della nota che il sindaco Nicola Procaccini ha diramato in queste ore per annunciare la quasi conclusione di una vicenda «ultra trentennale che ha condizionato parte della vita politica ed economica del Comune di Terracina», come lo stesso Procaccini dichiara. Nel lontano 1985 l'ente  fece degli espropri di aree di proprietà della famiglia Matthias, famiglia storica. Esproprio poi considerato illegittimo, e che diede il via a una battaglia legale che è passata per tutti i gradi di giudizio, fino alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Per il Comune, una stangata dopo l'altra. Quella della Corte Europea, di 2,4 milioni di euro, di condanna dello Stato italiano per aver violato un principio internazionale; e quello dlela Corte di Appello di Roma, che va invece nel merito del danno subito dai privati.

La novità annunciata dal sindaco è che sulla sentenza d'Appello «l'Avvocatura del Comune ha ottenuto di stralciare da quella cifra tutti gli importi già versati al venditore in questi 32 anni fino a giungere ad una somma da corrispondere di 447 mila euro» informa soddisfatto Procaccini, «ulteriormente decurtata del 55% per effetto della transazione accettata pochi giorni or sono dagli eredi Matthias». Insomma, da un lato la sentenza, dall'altro la transazione con l'Osl, si andrà a pagare circa 220 mila euro cui «andranno comunque aggiunti i circa 114 mila euro che afferiscono alle spese legali nelle quali il giudice ha inserito anche le spese di lite dei precedenti giudizi, non liquidate».

Si risparmiano comunque circa 2 milioni di euro. E di questo il primo cittadino ha voluto ringraziare il lavoro dell'avvocatura comunale (il caso è affidato al legale Martina Iannetti), i tecnici e i funzionari e il presidente della commissione di liquidazione Ferracci. 

«L'incredibile percorso di questa vicenda –dichiara il sindaco Procaccini- è una delle immagini più rappresentative che fotografano la storia politico-amministrativa di Terracina e, ahimè, di una considerevole parte dei comuni italiani. Nessuno più di me è oggi consapevole di quanto sia difficile amministrare una città e di quanto sia arduo far comprendere ai cittadini la situazione economica e amministrativa affrontata in questi anni dal sottoscritto e dai suoi collaboratori. 32 anni di errori e inefficienze rivelatrici di dinamiche e modus operandi sono sfociate inevitabilmente in disastri come il dissesto finanziario appena superato e, di conseguenza, in onerosi disservizi per i cittadini.. Per dipanare questa stucchevole e costosa matassa, è stato necessario prestare attenzione e lavorare con serietà e passione come hanno fatto l'avvocato Martina Iannetti dell'avvocatura Comunale, il presidente della Osl Ferracci e diversi funzionari comunali, che ringrazio. Ma desidero ringraziare anche gli eredi della famiglia Matthias per aver accettato la transazione finanziaria, anteponendo l'amore per la città di Terracina alle proprie legittime spettanze di risarcimento economico. Ci è voluta pazienza e perseveranza, ma alla fine Terracina potrà risparmiare la notevole cifra di 2 milioni e gettarsi alle spalle una vicenda che ha contribuito a condizionare negativamente la propria storia e la quotidianità di noi tutti».