Due nuove rotatorie, i new jersey e l'ampliamento delle complanari, integrate con piste ciclabili. Queste le novità annunciate dall'assessore all'Urbanistica Pierpaolo Marcuzzi, intervenuto sulla situazione della pericolosità della via Pontina, strada regionale 148, che necessita di essere messa in sicurezza. Marcuzzi fa prima una cronistoria: «Nel maggio del 2011 l'allora assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti, consegnò i lavori di messa in sicurezza della SR 148 Pontina nel tratto che va da Latina a Terracina evidenziando che si tratta del tratto più urbanizzato e quindi quello dove si verificano maggiori incidenti - scrive -. Il problema principale della Pontina sono gli incroci e la realizzazione di otto nuove rotatorie in sostituzione dei semafori, l'adeguamento di due già esistenti e l'installazione di new jersey, grazie ad un intervento finanziato dalla Regione Lazio e con 15 milioni e 800 mila euro e realizzato da Astral, si rivelò prezioso in materia di sicurezza e viabilità. Dopo questi lavori gli incidenti mortali nel tratto di Pontina sistemato sono notevolmente diminuiti». Escluso, però, il tratto più a ridosso della città: niente rotatoria all'incrocio a quattro vie con la Lungosisto, che ad oggi ,nonostante le richieste, resta al palo. Non solo. «In questi anni si sarebbe dovuto finire di mettere in sicurezza con dei new jersey il tratto urbanizzato di Terracina, dal Km 102,400 al 109,200 - prosegue Marcuzzi - ma, come per la sopracitata rotatoria non realizzata, dal 2011 ad oggi la Regione Lazio, nonostante le richieste dell'Astral, non ha più stanziato risorse per questo tratto di Pontina, diventato tristemente noto per i numerosi incidenti mortali. L' Amministrazione Comunale di Terracina  in funzione all'aumento di traffico e dello sviluppo della variante C 2 e di tutte le attività che stanno sorgendo nell'ultimo tratto di Pontina, ha da tempo avviato incontri con l'Astral per mettere in sicurezza il tratto tra la rotatoria di Borgo Hermada al Km 105,400 e la rotatoria del Km 107,750. In quest'ultimo anno il Comune di Terracina, in accordo con gli uffici competenti di Astral e Regione, è diventato il proprietario delle complanari dal Km 106,000 al 109,200: da questo passaggio, ufficialmente formalizzato lo scorso 12 Luglio, si sta lavorando alla progettazione di una nuova viabilità che va dal bivio per San Felice Circeo alla rotatoria di Borgo Hermada, fino a proseguire a quella all'ingresso di Terracina con la creazione di due nuove rotatorie, all'allargamento delle complanari che avranno una corsia ciclabile ed un solo senso di marcia nella stessa direzione del lato adiacente della Pontina, oltre ai new jersey centrali che eviteranno ogni tipo di attraversamento di quel tratto. Gli uffici dell'Astral sono a conoscenza di quali siano le esigenze relative alla messa in sicurezza della Pontina e nelle loro richieste di finanziamenti alla Regione hanno più volte evidenziato i problemi degli ultimi 7 Km di questa arteria i cui lavori non sono più prorogabili. Quindi, per limitare la possibilità di incidenti, nel tratto urbanizzato della Pontina nel Comune di Terracina, andranno installati i new jersey in cemento al centro della carreggiata dal Km 102,400 al 107,750 con priorità assoluta". L'assessore all'Urbanistica di Terracina conclude il suo intervento precisando che "in seguito, risorse permettendo, si dovrà provvedere all'installazione dei new jersey sino al km 109,200. Due nuove rotatorie dovranno essere realizzate con la compartecipazione del Comune e delle attività che stanno sorgendo nella Zona C2 e, contestualmente alla loro realizzazione, il Comune sistemerà le complanari che ormai sono di sua competenza. Per questo invito la Giunta Regionale, nel momento in cui si andrà a finanziare le opere proposte dall'Astral, di tenere in considerazione gli ultimi chilometri della Pontina che, purtroppo registrano continuamente incidenti gravi. La situazione attuale impone dare priorità assoluta di intervento in questo tratto di strada nel prossimo bilancio Regionale».