Per il Comune di Sabaudia i cani randagi costituiscono un'uscita economica ancora notevole, ma rispetto al passato ci sono state nel 2017 numerose adozioni grazie al lavoro delle associazioni. Ciò ha comportato chiaramente un risparmio abbastanza consistente per le casse pubbliche.
A parlare in modo inequivocabile sono i numeri. Dall'inizio dell'anno, durante la fase della gara d'appalto e il successivo espletamento, le associazioni che operano nel settore hanno fatto sì che venissero adottati 45 cani. Praticamente la metà di quelli che erano ospitati nelle strutture convenzionate. Tant'è vero che attualmente l'ente paga il ricovero di 45 cani, a un prezzo di circa tre euro al giorno per esemplare. Si tratta dell'offerta più vantaggiosa pervenuta nei tempi fissati dal bando, visto che il Comune di Sabaudia ha proceduto ad affidare il servizio con una gara a evidenza pubblica. In precedenza, invece, il ricovero dei cani randagi prevedeva convenzioni con diverse strutture della provincia di Latina.
Alle 45 adozioni avvenute nel 2017 sono da sommare le 17 portate a termine tra il 2015 e il 2016 per le quali, però, l'ente paga il contributo una tantum di mille euro. Si tratta di una strategia messa in campo per cercare di incentivare le adozioni.
Il randagimo tuttavia, vista anche la particolare conformazione territoriale di Sabaudia e le arterie principali che l'attraversano, rappresenta comunque un problema.
L'amministrazione comunale cercherà di fronteggiarla anche attraverso le nuove guardie zoofile della protezione civile, chiamate a vigilare non solo sul rispetto delle norme per i possessori degli animali da affezione, ma anche su eventuali abbandoni.