Diritto al divertimento versus diritto al riposo. La località balneare congegnata per offrire tranquillità, cenette sul terrazzo e passeggiate, o per dare sfogo alla brama di svago (e non di rado di sballo) dei più giovani. Dibattito eterno, quello che infuria l'estate sul litorale. Tra chi chiede restrizioni agli orari di chiusura dei locali notturni che portano schiamazzo e rifiuti ma anche divertimento, e chi invoca tolleranza per i pochi mesi dell'estate. Ai sindaci trovare la proverbiale via di mezzo. Con le ordinanze e i relativi controlli. Sul litorale pontino, tra il Circeo e Sperlonga, si varia. A San Felice, meta gettonata, dal 18 luglio al 15 settembre è consentito solo agli eventi "speciali" organizzati con il contributo del Comune, fare musica fino alle 2 del mattino, all'una bisogna però abbassare i volumi. Quanto ai normali esercizi pubblici, il limite di orario è l'una, e la musica va abbassata già a mezzanotte. E per il centro storico, la musica deve essere solo acustica. Sembrano dettagli, ma non lo sono. Se si pensa che di recente proprio al Circeo, un locale molto frequentato è stato addirittura sequestrato dopo i controlli fonometrici.
A Terracina le disposizioni sono più flessibili. L'ordinanza sindacale qui consente alle discoteche all'aperto di restare aperte fino alle 3, con deroghe alle 4 in giorni speciali come Ferragosto. Ci sarà poi magari da capire cosa si intende per discoteche all'aperto. Non di certo i normali stabilimenti balneari, che invece, come per chi somministra prevalentemente alimenti e bevande, tra il 15 giugno e il 15 settembre deve attenersi al termine secondo cui «attività di intrattenimento danzanti o musicali è fissato alle ore due». Sempre esclusi 14 e 15 agosto in cui si può tirare fino alle 4. Ed escluse deroghe. Spostandoci ancora a sud, il Comune di Fondi prevede deroghe momentanee. Per la Notte bianca, ad esempio, i locali sono rimasti aperti fino alle 4, ma si è trattato di una eccezione. Così come a Sperlonga, dove la musica va spenta entro le 2 d'estate, con deroghe alle 4.30 per eventi speciali.
Impossibile dire chi ha ragione e chi ha torto. Anche perché il più delle volte, la vera battaglia si gioca nelle attività di controllo. Il problema, poi, non è solo interno ai locali. Insomma, la movida, e più in generale il turismo estivo ha tante facce. La politica dovrebbe cercare un buon compromesso. Non sempre ci riesce.