Il 29 settembre la conferenza dei servizi tornerà a riunirsi per esaminare il progetto della società "Albasete", che prevede la realizzazione a Sperlonga di un centro sportivo con annessa elisuperficie. Un progetto che non convince il neo-costituito "Movimento Civico Partecipazione Attiva", che tramite il proprio portavoce Nicola Reale ha inviato un documento con una serie di osservazioni a vari enti coinvolti nel procedimento. Tra questi la Regione Lazio, la Soprintendenza, l'Astral e la Asl, ma per conoscenza la nota è stata spedita anche alla Procura, ai carabinieri, all'Ispra.
A preoccupare i componenti del movimento soprattutto gli aspetti urbanistici e relativi alla vincolistica. Nel documento citato scrivono che le opere in progetto dovrebbero sorgere in un'area che in base al Piano regolatore vigente è qualificata come «sottozona agricola di salvaguardia ambientale e sottozona di riserva naturale». Un'area del territorio individuata e classificata anche come zona archeologica di fondamentale pregio e che risulta essere pure una riserva naturale. «In particolare, - scrivono - nell'area vige il regime di tutela ambientale assoluta a motivo del passaggio migratorio di specie di uccelli protetti come tordi, beccacce e quaglie blu africane. A ragione dei suddetti vincoli, appare inspiegabile come il progetto società "Albasete" risulti, ad oggi, - aggiungono - mancante sia di studio di impatto ambientale, sia della valutazione d'impatto acustico, obbligatoria, quest'ultima, per la presenza dell'elisuperficie».
Il Comune di Sperlonga a dicembre dello scorso anno aveva dato il proprio assenso, ma ora l'ultima parola spetterà alla conferenza dei servizi.
Nuovi impianti sportivi, il Movimento Civico Partecipazione Attiva di Sperlonga scrive alla Regione
Sperlonga - Le perplessità del gruppo appena costituito relative soprattutto alla presenza di vincoli nell'area