Un programma ambizioso per fare della stazione ferroviaria Monte San Biagio-Terracina mare un'eccellenza della mobilità del Lazio. La proposta arriva dal circolo "Pisco montano" di Legambiente che in occasione della Settimana europea della mobilità ha lanciato sulla piattaforma dell'Unione europea un'azione permanente che si svolgerà nel corso dell'intero anno con l'obiettivo di migliorare condivisione delle informazioni, servizi con particolare riferimento all'intermodalità e alla mobilità condivisa, benessere e sicurezza dello scalo. Con una precisazione da fare subito: l'attenzione rivolta alla stazione di  Monte San Biagio  non preclude in alcun modo la battaglia per il ripristino dello scalo di Terracina, che però si pone come un obiettivo di lungo periodo. Tornando alla stazione di M.S.Biagio, l'obiettivo di quest'azione è di consentire alla struttura, attualmente classificata di categoria "silver" da Rfi, di rientrare nel nuovo Piano della mobilità per il Lazio. Traguardo che comporterebbe un netto miglioramento di servizi e la riqualificazione delle infrastrutture. A supporto del programma c'è anche il recente testo unificato delle proposte di legge che riguardano le disposizioni per favorire una nuova mobilità sul territorio regionale che nei giorni scorsi ha avuto il via libera da parte della commissione Ambiente, Lavori pubblici e Mobilità del Consiglio regionale del Lazio. A questo si aggiunga che la stazione, grazie all'impegno dell'amministrazione di Monte San Biagio, risulta assegnataria di un importante finanziamento di Ferrovie dello Stato. Il progetto include la ristrutturazione delle sale d'attesa, nuove pensiline e un sottopassaggio per attraversare i binari. I propositi si scontrano con la situazione attuale e i tanti problemi dello scalo. Legambiente evidenzia quelli più evidenti, come la mancanza di servizi igienici interni alla stazione degni di questo nome, l'assenza di accessibilità idonea per i portatori di handicap, di un infopoint adeguato a supportare il flusso turistico. E ancora di segnalatori acustici e visivi per facilitare l'attraversamento dell'Appia quando si esce o si entra nell'area della stazione. Nodo spinoso, quello del parcheggio. Da un anno il Comune di Monte San Biagio ha stabilito di distinguere le tariffe per la sosta a pagamento tra residenti e non. Che poi si tratta di un parcheggio non custodito né videosorvegliato e senza parcometri. Ultima criticità, il collegamento con i bus. Molte vetture Cotral servono in modo incidentale la stazione, provenendo da altre località e non sempre risultano sincronizzate con i treni.